Pieve Fosciana: un incontro nell’ambito del progetto Proximity care sulle esigenze e le possibili risposte per le persone con disabilità  

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PIEVE FOSCIANA – Un incontro utile per far emergere le esigenze delle persone con disabilità e delle loro famiglie e per favorire risposte adeguate da parte dell’Azienda USL Toscana nord ovest e degli altri enti e associazioni che fanno parte della rete di servizi rivolti a questi cittadini.

Si è svolto nei giorni scorsi, nella sede della Zona distretto della Valle del Serchio a Pieve Fosciana, località Pontardeto, con la partecipazione dei professionisti dell’Asl che si occupano di queste tematiche e con il coordinamento del ricercatore della Scuola Superiore S. Anna di Pisa Simone Frega.

L’evento – che ha rappresentato per gli operatori della Valle un’esperienza di focus group particolarmente interessante e coinvolgente – è stato organizzato nell’ambito della linea di azione P8 “Mappatura della disabilità” del progetto Proximity care, realizzato dalla Scuola Superiore Sant’Anna e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

La Zona distretto della Valle del Serchio,  insieme alle altre realtà – istituzionali e non – del territorio, è pienamente coinvolta in  questo progetto, che intende  focalizzare l’attenzione sui servizi sanitari di un’area interna come la Valle del Serchio,  fornendo l’occasione di sperimentare nuove modalità, organizzative e tecnologiche, partendo dalla prevenzione e dal coinvolgimento attivo della popolazione residente,  con l’obiettivo di  rendere i cittadini vicini e partecipi ai servizi per la salute,  ridisegnando anche l’organizzazione del sistema.

L’incontro, che segue un lavoro di mappatura delle persone disabili conosciute dai servizi e dalle associazioni del territorio, ha dunque reso possibile un confronto con il personale dell’Azienda sanitaria impegnato nei servizi rivolti alla disabilità, con l’obiettivo di raccogliere indicazioni relative alle esigenze delle famiglie interessate, insieme a ipotesi di risposta concreta.

Quanto emerso dall’incontro confluirà in un report che verrà redatto a seguito della realizzazione di altri focus group (con persone con disabilità, con genitori/familiari di persone con disabilità, con referenti di enti del terzo settore, con enti pubblici del territorio) e sarà utile per far emergere le necessità del territorio e per promuovere future attività di co-programmazione e co-progettazione.

Al di là della cornice in cui il focus group era inserito, l’incontro è stato veramente un’occasione interessante, sentita, partecipata, vivace,  in cui il personale, seppur  abituato a lavorare insieme ma con  ritmi frenetici e tempi “impossibili”, ha avuto la possibilità (evento raro) di  fermarsi e riflettere congiuntamente su questioni che vanno oltre il caso specifico, con un arricchimento reciproco,  pensando anche a modalità e prospettive di lavoro che potrebbero andare nella direzione di una maggior efficacia degli interventi.

Gli operatori Asl dedicano molto tempo a queste attività ed è importante che tale impegno possa emergere e sia anche oggetto di confronto e di riflessione, per promuovere azioni di miglioramento.

Le sfide nell’area della presa in carico della  persona con disabilità sono tante e rilevanti: affrontarle in un’ottica di condivisione, non solo sugli aspetti del progetto di vita di ciascuna persona, ma  anche sugli aspetti organizzativi, di modalità operative, di linguaggi condivisi, di “comunione” di intenti, non può che essere di aiuto per tutti nonché di reciproco supporto e rinforzo motivazionale, in un momento in cui la Valle del Serchio può contare anche sulla presenza di un tavolo istituzionale per la disabilità, coordinato dal Servizio sociale, partecipato e molto collaborativo che è diventato un interlocutore fondamentale nella programmazione e nella progettazione degli interventi.

Tra i partecipanti al tavolo ci sono: il direttore della Zona distretto Valle del Serchio Fabio Costa; la responsabile dell’unità funzionale  Servizio sociale non autosufficienza disabilità, nonché referente per conto dell’Asl della linea di azione P8 Mappatura della Disabilità – Proximity Care Maela Pedri;   l’assistente sociale e coordinatrice dell’unità di valutazione multidimensionale distrettuale (UVMD) Giovanna Giannasi; le assistenti sociali area Salute mentale – disabilità adulti Tania Riva,

Elisabetta Negri e Benedetta Donati; l’assistente sociale area Salute mentale – disabilità minori   Simona Canozzi; la neuropsichiatra infantile, responsabile dell’unità funzionale Salute mentale infanzia e adolescenza (UFSMIA) Elena Bianchini; la neuropsichiatra infantile – referente del gruppo operativo zonale DSA minori Elisa Santocchi; lo psichiatra e responsabile dell’unità funzionale Salute mentale adulti della Valle del Serchio (UFSMA) Mirko Martinucci; la coordinatrice aziendale dei gruppi operativi adulti dedicati a persone con disturbo dello spettro dell’autismo (DSA) Annalisa Bani; l’educatrice professionale della Salute mentale adulti Grazia Valori; la logopedista – minori  Barbara Rocchiccioli; la coordinatrice delle Professioni sanitarie della riabilitazione adulti Daniela Silvestri; Linda Simonetti  della Fondazione per la Coesione Sociale di Lucca.

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