Più salario, meno orario. Così la difesa del contratto nazionale metalmeccanici per la UILM

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Per la Uilm obiettivo in primis la difesa del Contratto Nazionale dei Metalmeccanici a cominciare dal miglioramento del salario e dalla riduzione delle ore di lavoro. Così a Fornaci di Barga  presso la fabbrica Kme Italy dove il sindacato ha organizzato l’attivo di tutti i delegati della Toscana. Al centro del dibattito appunto il rinnovo del contratto con la presentazione della piattaforma nazionale. Tra i presenti il segretario generale Uilm nazionale Rocco Palombella che ha fissato i principali obiettivi da raggiungere: “Questo rinnovo guarda a più salario, meno orario, più welfare, più vita sociale e rapporti di lavoro stabili, che significa dare anche una risposta agli infortuni gravi e mortali perché c’è un nome e cognome per quello che sta accadendo: precarietà…

Poi è essenziale lavorare per la parità di genere, partendo dalla consapevolezza che deve coinvolgere tutti noi di una presa di distanza contro tutte le violenze, da quelle lavorative a quelle sulle donne. E con l’impegno affinché le donne abbiamo la sacrosanta parità economica e che possano conciliare i tempi di vita e di lavoro guardando anche ai figli con più sostegno e possibilità”

Tra gli interventi anche quello del coordinatore regionale Uilm Toscana, Vincenzo Renda, del segretario regionale Uil Toscana, Paolo Fantappiè e dei segretari Uil e Uilm area nord Toscana, Franco Borghini e Giacomo Saisi anche per affrontare la situazione del settore  metalmeccanico in tutta Toscana.

Su quali siano le priorità per la provincia di Lucca ha fissato i punti proprio il segretario area nord Toscana UILM Giacomo Saisi: “Il settore  sta vivendo un po’ di alti e bassi con il settore della carta che nel 2023 ha chiuso l’anno con – 1,4 % di produzione rispetto all’anno precedente e con, dato più preoccupante, il 23% di questo 1,4 che riguarda l’export. Va molto bene la nautica che sta tirando con Viareggio e Carrara ed ha ordini fino a tutto il 2026. Alti e bassi invece anche per la metallurgia con la KME che nell’ultimo anno dopo un 2021 e 2022 con dati positivi, ha visto una frenata che ha portato ad aprire anche gli ammortizzatori sociali. Il 2024 si presenta con piccoli segnali di ripresa di inizio anno, ma con una seconda parte dell’anno per la quale ci sono segnali più concreti. Questo comunque è il nostro auspicio e su questo dobbiamo lavorare anche noi”.

 

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