Festival dell’Identità Toscana, ruolo centrale per il Gal

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LUCCA – Si può parlare di “metodo Gal” per la messa a terra dei progetti contenuti nel nuovo ciclo di programmazione 2023-2027 “Sviluppo rurale Toscana 2023-2027” lanciato dalla Regione durante il Festival dell’Identità toscana.

 

“Portiamo la voce delle comunità che vivono questi territori – ha spiegato Marina Lauri, presidente del Gal Montagnappennino e responsabile agricoltura, forestazione e politiche per la montagna di Anci Toscana – ascoltare i territori, ascoltare le persone che vivono i territori, le caratteristiche delle opportunità che i Gal offrono partono proprio da questo. Nella passata e presente programmazione abbiamo sperimentato una modalità molto interessante che fra l’altro ha unito anche tutti e sette i Gal nei progetti di rigenerazione delle comunità. Sul nostro territorio è stato un successo, abbiamo avuto una partecipazione molto attiva e interessata. La differenza rispetto ai bandi tradizionali è che parte ascoltando le esigenze dei territori, abbiamo fatto non so quanti incontri con persone, non solo realtà strutturate, che hanno manifestato l’interesse a creare progetti comuni. Queste aree hanno dimostrato una grande vitalità, dobbiamo essere in grado di intercettare le esigenze ma io dico anche i sogni di chi vive in questi territori. Questo bando ha consentito di rivitalizzare molte comunità e molte località che avevano bisogno di sostegno. Questo grazie anche alla Regione che ha messo a disposizione risorse e che ha creduto in questa modalità che sarà il faro anche nella nuova programmazione. Fare rete, mettersi insieme, rappresenta una ricchezza enorme”.

 

I cinque anni di programmazione 2023-2027 vedranno l’impiego di quasi 749 milioni di euro a disposizione dell’agricoltura, le foreste e lo sviluppo rurale come ha spiegato il presidente Eugenio Giani nella presentazione del Festival

 

“La programmazione che stiamo mettendo in piedi – ha spiegato la vicepresidente Stefania Saccardi – è fortemente orientata sulle misure agroclimaticoambientali e quindi orientata verso una compatibilità sempre più forte fra agricoltura e ambiente, una programmazione che tiene conto di una zootecnia improntata sul benessere animale ma anche degli investimenti e del sostegno ai giovani, così come delle aree montane svantaggiate e dei territori che vengono valorizzati attraverso la misura leader grazie ai nostri Gal”.

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