Mercato immobiliare in provincia. Ecco come è andata

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LUCCA – in una conferenza stampa dell’osservatorio immobiliare della FIAIP (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) presso la Camera di Commercio di Lucca, è stata presentata una fotografia sull’andamento del mercato immobiliare dell’intera provincia relativamente al 2023.

Presenti Armando Barsotti, presidente, Alessandro Lombardi vicepresidente e Rosanna Marini in qualità di rappresentante della Mediavalle e Garfagnana.
Nella Valle del Serchio, il trend rispecchia fondamentalmente tutta la provincia di Lucca: le compravendite relative al 2023 hanno subito un leggero calo rispetto all’anno precedente, ma comunque migliore del 2021.

La ricerca della prima casa è di una tipologia di immobile con ingresso indipendente, fondamentale uno spazio esterno (che rimane un MUST da dopo la pandemia), minimo due camere, per un totale di circa 70/80mq. Ma la novità sta nella attenzione rivolta alla buona efficienza energetica.
L’efficienza energetica penalizza tutti gli immobili datati che risultano energivori e, a seguito degli incrementi dei prezzi dei materiali per le ristrutturazioni dopo i vari bonus (anche triplicati), diventano immobili poco appetibili e molto difficili da piazzare se non con un forte ritocco sul prezzo.
La ricerca della seconda casa, soprattutto da parte di cittadini stranieri è sempre rivolta ai tipici casali toscani, con sapore tradizionale, che per loro natura non possono avere una alta efficienza energetica se non stravolgendo e snaturando l’essenza stessa degli immobili.
Per quanto riguarda i prezzi sono attualmente stabili, ma dobbiamo tenere in considerazione che non esistono nuove costruzioni. Non ci sono nuovi cantieri, che invece possono garantire una elevata prestazione energetica.
Gli affitti stanziali (4+4) sono praticamente una chimera. Chi ce l’ha se lo tiene stretto.
Gli affitti brevi, sono in aumento numerico principalmente nei centri storici. Piu appetibili per i locatori per la facilità di tornare in possesso del proprio bene oltre ad un tasso di redditività sicuramene più alto rispetto agli affitti stanziali (non è tutto oro quel che luccica). Ma il giro di vite sugli affitti brevi appena varato dal Governo rischia di frenare questo fenomeno. Vedremo nel tempo la reazione del mercato.
Le previsioni per 2024? Il mattone ha sempre avuto tenuta nel tempo, e grazie anche ai piccoli ma preziosi ribassi dei tassi dei muti o agevolazioni legate alla tipologia di immobile, ritengo che il 2024 si possa mantenere nel trend positivo del 2023.

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