Anche i Custodi degli alberi e del suolo della Valle del Serchio dicono no all’apertura della strada di Botri

-

BAGNI DI LUCCA – Anche i Custodi degli alberi e del suolo della Valle del Serchio sostengono che il progetto della strada forestale in un’area contigua alla Riserva dell’Orrido di Botri sia un danno per il bosco, il paesaggio, la biodiversità e non sia rispettoso della preesistente rete escursionistica che ha valorizzato la storia sociale ed economica di questo angolo prezioso di Appennino, riconosciuto come Riserva Naturale di Stato. In sostegno al “Comitato per la tutela dell’ambiente montano e della biodiversità della Val Fegana e Val di Lima” i Custodi chiedono quindi che il progetto della nuova strada sia bloccato.

“Quest’ultimo – spiega un comunicato – , voluto dall’Unione Comuni Mediavalle del Serchio, potrebbe prendere l’avvio in tempi molto stretti con il taglio di molti faggi di oltre 50 anni (quindi un bosco vetusto) per lasciare spazio alla realizzazione di oltre 500 m di una nuova pista forestale antincendio a fondo chiuso che inizierà a Col della Piastra (sulla via Ducale, vicino al Rifugio Casentini) ricalcando il sentiero storico dei Carbonai e dei partigiani. Perché voler per forza realizzare un nuovo tracciato percorribile da automezzi al posto di un sentiero “consolidato” e amato, di alto valore escursionistico e paesaggistico, oltre i 1200 m di quota, molto frequentato a piedi e in mountain bike?

Se il progetto verrà realizzato si tratterà di un ennesimo scempio ambientale che non avrà nessuna utilità pratica visto che, come mezzo antincendio, in questi luoghi impervi viene di norma utilizzato l’elicottero.

Domenica 4 febbraio noi Custodi, come molte altre persone ed associazioni, siamo andati in cammino sul sentiero, in una pacifica e partecipata manifestazione di affetto verso la natura e di solidarietà per chi le dà voce.

Lunedì mattina 5 febbraio eravamo invece davanti al comune di Bagni di Lucca a sostenere la delegazione del Comitato che è andata a colloquio con il sindaco senza ottenere un blocco del progetto.

Ci teniamo a sostenere la lotta del Comitato della Val Fegana e Val di Lima ed esprimiamo tutta la nostra disapprovazione verso l’atteggiamento degli enti pubblici che vogliono realizzare un progetto insensato e distruttivo senza l’ascolto e il consenso della comunità locale”.

Lascia per primo un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.