Biennale del ferro e della carta: riflettori puntati sull’antica arte del fabbro

-

FABBRICHE DI VERGEMOLI – Una manifestazione artistica che aprirà le porte non solo ai maestri, ma anche ai giovani fabbri artisti/artigiani locali.

L‘organizzazione della “Biennale del ferro e della carta” diventa un veicolo prezioso per la conoscenza dei territori e dei materiali che caratterizzano i luoghi. L’intervento – finanziato con 20 mila euro di risorse del Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) – vede i tre borghi di Fornovolasco (ente capofila), Camporgiano e Villa Basilica uniti nel segno della storia e della valorizzazione degli antichi mestieri.

Nell’ambito della Biennale, una speciale sezione sarà dedicata alla creazione di elementi di arredo urbano e una parte del bando sarà aperta ad apposite residenze artistiche per l’esecuzione, in loco, ispirati dalla bellezza dei luoghi e delle opere artistiche.

Durante la Biennale saranno organizzate attività per la conoscenza della trasformazione e lavorazione dei prodotti: iniziative ed eventi culturali quali mostre, festival, spettacoli dal vivo, attività audiovisive e cinematografiche ecc. – purché non occasionali, ma in stretta connessione con la strategia proposta e l’inerente linea di azione.

“La Biennale del ferro e della carta – dichiara il sindaco di Fabbriche di Vergemoli, Michele Giannini – si pone l’obiettivo di far conoscere il nostro territorio attraverso i materiali stessi che lo caratterizzano. Tramite la loro lavorazione artistica è possibile scoprire la bellezza che appartiene a questi luoghi”.

“La lavorazione del ferro – aggiunge il sindaco di Camporgiano Francesco Pifferi – ha caratterizzato storicamente la nostra terra, così come la carta che, al pari dell’acqua, rappresenta un elemento imprescindibile in entrambe le lavorazioni”.

“Ferro e acqua – conclude il vice-sindaco di Villa Basilica Giordano Ballini – caratterizzano fortemente oggi, come nel passato, il nostro territorio. L’idea di una Biennale a loro dedicata rilancia il valore di questi due elementi nella nostra storia”.

Lascia per primo un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.