Lavoro: a marzo sono quasi 7mila le assunzioni di cui un terzo per gli under 29

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LUCCA – . Sono 6.910 i lavoratori richiesti dalle imprese delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa a marzo 2023: +30% rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso. Quasi una assunzione su tre riguarda giovani fino a 29 anni (+42% rispetto a marzo 2022) con i giovani informatici particolarmente richiesti a Lucca, mentre le assunzioni di tecnici in campo ingegneristico prevalgono tra le imprese di Massa-Carrara e Pisa. A fronte di questi sviluppi resta alta la difficoltà nel trovare le figure professionali ricercate: una richiesta di assunzione su due resta infatti inevasa nella media delle tre province. Questo, in sintesi, è quanto emerge dai dati rilevati per il mese di marzo 2023 su un campione di oltre 2.700 imprese delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa con dipendenti del Sistema informativo Excelsior, indagine su base provinciale realizzata da Unioncamere in collaborazione con ANPAL ed elaborati dalla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest e dall’Istituto Studi e Ricerche – ISR.

I dati sulla domanda di lavoro relativi al mese di marzo – dichiara Valter Tamburini, Presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest – segnalano una tendenza significativamente positiva per tutti gli ambiti territoriali. Per i giovani emergono discrete possibilità di impiego soprattutto nel campo informatico-ingegneristico: un chiaro segno dei tempi e della propensione delle imprese a misurarsi nel campo dell’innovazione, soprattutto quella digitale. Stride dunque maggiormente – conclude Tamburini – la crescente difficoltà delle imprese a reperire le competenze richieste soprattutto se queste riguardano il segmento giovanile, già segnato da contrazione demografica ed evidentemente condizionato da una formazione che presenta segnali di inadeguatezza su cui è necessario intervenire.”

 

 

LA DOMANDA DI LAVORO IN PROVINCIA DI LUCCA A MARZO 2023

Continua a crescere la domanda di lavoratori da parte delle imprese lucchesi, che per il mese di marzo 2023 hanno programmato 3.050 entrate, un valore in aumento del +36% rispetto a un anno fa quando la domanda di lavoro era stata di 2.240 unità. Identico incremento in termini percentuali anche per le assunzioni previste nell’intero trimestre marzo-maggio 2023, pari a 10.710 unità per 2.840 entrate in più rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.

Resta invariato il mismatch tra domanda e offerta di lavoro: le imprese prevedono difficoltà nel reperimento dei profili desiderati per il 49% delle entrate in programma, un valore identico a quello di febbraio. Tra le cause, la più indicata resta la mancanza di candidati (31%), salita di nove punti rispetto a dodici mesi prima; sale al 15% anche la preparazione inadeguata dei candidati (+2 punti).

Alle figure in ingresso viene inoltre richiesto di aver maturato una precedente esperienza nel settore nel 48% dei casi e nella professione nel 22%.

Il 22% dei contratti proposti a marzo dalle imprese lucchesi è stabile, a tempo indeterminato (16%) o di apprendistato (6%), mentre per il restante 78% si tratta di rapporti a termine, con contratto a tempo determinato per il 59% delle entrate, di somministrazione per il 7% e con altri contratti per il restante 12%; ai giovani con meno di 30 anni sarà riservato il 29% dei posti.

 

Principali caratteristiche delle assunzioni programmate in provincia di Lucca – marzo 2023  
  Mar-2023 Mar-2022 Differenza % Mar-2023/22
Entrate previste 3.050 2.240 +36%
Industria 960 720 +33%
Servizi 2.090 1.520 +38%
Livello Universitario 290 230 +26%
Istruzione tecnica superiore (ITS)
Livello secondario 820 730 +12%
Qualifica di formazione o diploma professionale 660 350 +89%
Nessun titolo di studio 1.260 910 +38%
Giovani (%) 29% 28% +0pp
Di difficile reperimento: 49% 37% +12pp
Per mancanza di candidati 31% 22% +9pp
Per preparazione inadeguata 15% 13% +2pp
Esperienza richiesta nella professione 22% 25% -2pp
Esperienza richiesta nel settore 48% 48% +0pp
Tempo indeterminato 16% 17% -1pp
Apprendistato 6% 5% +1pp
Tempo determinato 59% 57% +2pp
Somministrazione 7% 12% -5pp
Altri 12% 9% +3pp

Fonte: Unioncamere – ANPAL, Sistema Informativo Excelsior, 2023 e 2022

 

Aumentano le opportunità di lavoro sia nei servizi che nell’industria

Per il mese di marzo le imprese dei servizi hanno programmato 2.090 entrate lavorative, in aumento di +570 unità rispetto a marzo 2022 (+38%), grazie al positivo andamento di tutti i settori: i servizi alle persone accrescono fortemente la richiesta di lavoratori (+260 unità), il commercio sale del 35% (+110 entrate), il turismo (alloggio e ristorazione) cresce del 22% (+130 unità) e i servizi alle imprese del +20% (+80 unità). Aumentano anche le entrate programmate dal comparto industriale, salite del 33% (+240 unità) rispetto a marzo 2022, grazie al buon andamento sia delle costruzioni (+56%; +100 unità) sia dell’industria manifatturiera e public utilities con un +22% (+120 unità).

 

Cresce la richiesta di persone qualificate nel commercio e nei servizi

La richiesta di personale cresce particolarmente per impiegati, professioni commerciali e nei servizi, che fanno segnare un +38% (+310 unità) su base annua, arrivando a programmare 1.130 entrate nel mese. In ascesa anche la richiesta di operai specializzati e conduttori di impianti e macchine che rilevano un +39% per complessive 930 unità nel mese (260 in più rispetto a febbraio 2022). Per dirigenti, professioni con elevata specializzazione e tecnici la richiesta cresce del +29% per 440 entrate complessive nel mese, mentre per le professioni non qualificate arriva al +37% (560 entrate in programma).

 

Più opportunità di impiego per i giovani informatici

Aumenta lievemente la richiesta di lavoratori fino a 29 anni da parte delle imprese a marzo 2023, il 29% circa sul totale, valore in lieve ascesa rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Nella distinzione per gruppo professionale osserviamo che nella categoria dei dirigenti, professioni con elevata specializzazione e tecnici, le entrate previste per i giovani si attestano al 26% del totale, in contrazione rispetto sia all’anno precedente sia al mese di febbraio. La categoria con più richieste di assunzioni giovanili risulta quella dei tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni, dove più di una figura su due è richiesta con meno di 29 anni (52%). Valori sopra la media anche per gli specialisti nelle scienze della vita (42%) e, con un peso del 36% sul totale delle assunzioni, anche le figure degli specialisti delle scienze gestionali, commerciali e bancarie e i tecnici della distribuzione commerciale.

Nella categoria degli impiegati, professioni commerciali e servizi le richieste delle aziende per giovani fino a 29 anni toccano il 34%, valore superiore alla media generale ed in leggera ascesa rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. La categoria dove risiede la maggiore concentrazione di richieste giovanili è quella degli addetti alle vendite, circa il 54% del totale delle richieste, seguono gli addetti all’accoglienza e all’informazione della clientela (46%) e, con valori attorno al 36%, sia gli esercenti ed addetti nelle attività di ristorazione che gli operatori della cura estetica.

Anche il gruppo professionale degli operai specializzati e conduttori di impianti e macchine mostra valori sopra la media generale e pari al 30% del totale delle richieste aziendali. In questa categoria si evidenzia che la richiesta di giovani è quasi totale per gli operai specializzati delle attività poligrafiche (97%), seguono con valori attorno al 54% del totale delle figure richieste i fabbri ferrai costruttori di utensili, e poi i meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori di macchine fisse e mobili (46%).

Nelle professioni non qualificate la richiesta di giovani fino a 29 anni è mediamente del 17%, con l’eccezione delle figure di personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci, dove i giovani sono richiesti nel 42% dei casi.

 

 

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