Da ieri in valle del Serchio esteso il servizio dell’infermiere di famiglia

-

CASTELNUOVO –  Da ieri, lunedì 19 dicembre il servizio dell’infermiere di famiglia e di comunità viene esteso nella zona distretto Valle del Serchio ai comuni di Castelnuovo Garfagnana, Fosciadora, Molazzana, Careggine, Villa Collemandina, Castiglione di Garfagnana e Pieve Fosciana  per un bacino d’utenza di quasi 13mila abitanti.

A comunicare questa importante novità il direttore di zona  Valle del Serchio Luigi Rossi insieme ai referenti infermieristici – Paolo Galoppini, Mariapaola Bertoncini, Mirna Pellinacci e Maria Domenica Grandi – che si sono  occupati degli aspetti tecnici dell’estensione del progetto e che hanno individuato il personale infermieristico dedicato, quello del TEAM 2 di Castelnuovo Garfagnana, formato da Maria Paola Bertoli, Stefania Caraffi, Federico Guazzelli, Elisa Pinagli, Claudia Tamagnini, Jessica Terenzoni.

Si amplia, quindi,  la copertura di questo importante servizio, grazie al quale vengono applicati per la popolazione interessata innovativi strumenti operativi e gestionali.

Questo approccio prevede, infatti, insieme all’individuazione dell’infermiere di riferimento, anche l’acquisizione e il consolidamento dei contatti e la condivisione di indicazioni utili per la vita di tutta la famiglia, che viene inserita in un percorso virtuoso.

Questa nuova modalità di organizzare l’assistenza infermieristica nel territorio voluta dalla Regione Toscana (delibera 597 del 4 giugno 2018) è centrata sulla persona e sulla famiglia nella lettura della globalità dei loro bisogni, individuando nell’ambito domiciliare il contesto preferenziale in cui perseguire gli obiettivi di salute dei singoli e delle famiglie. Il nuovo modello, nel rispetto della territorialità e della prossimità, prevede che a ogni infermiere sia affidato un gruppo di popolazione identificato geograficamente; dunque, ciascun assistito e familiare può contare sulla presenza dell’infermiere di famiglia e comunità di riferimento.

Il modello nasce per avvicinare sempre di più la risposta sanitaria al domicilio del paziente, in modo da aiutare i cittadini all’accesso più appropriato dei servizi sanitari e sociosanitari territoriali. L’infermiere di famiglia e di comunità orienta persone e famiglie nella complessa rete dei servizi territoriali facilitandone l’accesso e la continuità assistenziale. Questa funzione viene attuata in stretta integrazione con il medico di medicina generale e con gli altri professionisti della salute che operano nella rete territoriale.

Il vero valore aggiunto del progetto è  rappresentato, in tutte le realtà in cui è  stato attivato, dal rapporto stretto che si instaura, insieme ai medici curanti, con le famiglie, creando anche i presupposti per un’azione educativa destinata a sviluppare le capacità di autocura e di adattamento dei pazienti e della famiglia alla malattia cronica, favorendo tra l’altro in questa maniera (per quanto possibile) la permanenza della persona al proprio domicilio.

Lascia per primo un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.