L’ambulatorio senologico a Castelnuovo, un’opportunità in più; Lo staff della Senologia in Garfagnana per promuovere la diagnosi precoce del tumore al seno

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CASTELNUOVO – L’ambulatorio senologico attivato nell’ultimo anno in Valle del Serchio e dedicato ad accompagnare le donne in questo delicato percorso è stato al centro della giornata, organizzata per sabato scorso (19 novembre) a Castelnuovo Garfagnana dall’Azienda USL Toscana nord ovest insieme al Comune di Castelnuovo, alla Commissione parti opportunità della stessa amministrazione e all’associazione “Il Ritrovo di Roberta”.

Il nuovo ambulatorio, disponibile per due volte al mese, rappresenta una fondamentale opportunità in più e l’auspicio è che molte donne di questo territorio sappiamo coglierla, come ha evidenziato il responsabile dell’unità operativa di Chirurgia oncologica e ricostruttiva della mammella dell’ambito di Lucca Aroldo Marconi, insieme ad altri professionisti dell’equipe multidisciplinare presenti sabato in Garfagnana.

Nella mattinata, nella sede della Protezione civile, sono state eseguite 30 visite ed ecografie da due chirurghi senologi: oltre al dottor Aroldo Marconi, la dottoressa Marina Lucchesi.

Nel pomeriggio, nella Sala Luigi Suffredini c’è poi stato l’incontro tra la cittadinanza e una rappresentanza dei molti professionisti che compongono il team multidisciplinare. Il percorso, infatti, mette insieme i settori della Chirurgia, della Chirurgia plastica, della Radiologia, dell’Oncologia, del CORD, della Radioterapia, dell’Anatomia patologica, della Psicologia, della Fisioterapia, della Medicina nucleare, della Medicina complementare e della Ginecologia.

L’assessore alla sanità di Castelnuovo Patricia Tolaini, alla presenza del vicesindaco Chiara Bechelli, ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale e ha sottolineato l’importanza della giornata, da riorganizzare anche in futuro, che si pone l’obiettivo di proseguire nell’opera di informazione e di sensibilizzazione sulla tematica. Ha anche ringraziato i componenti del team della Senologia per la loro presenza e la loro disponibilità a illustrare i percorsi di prevenzione e cura, esprimendo inoltre soddisfazione per il nuovo ambulatorio senologico attivato a Castelnuovo. Il direttore di Zona Distretto Valle del Serchio Luigi Rossi ha quindi messo in rilievo l’importanza della prevenzione del tumore al seno, una patologia che purtroppo colpisce molte donne, e la rilevanza di avere a disposizione in tutto l’ambito territoriale un percorso multidisciplinare che funziona. Tolaini e Rossi hanno invitato i presenti a “far passare la conoscenza” dei temi e dei percorsi illustrati in questa occasione.

L’incontro è stato moderato, in rappresentanza dell’associazione “Il Ritrovo di Roberta”, da Antonella Palandri (è anche coordinatrice infermieristica Asl), con gli interventi dei senologi Arnoldo Marconi e Marina Lucchesi, delle psicologhe Lucia Da Valle Cecilia Ginanni e del responsabile della Medicina complementare Elio Rossi.

Si è parlato di prevenzione e diagnosi precoce del tumore al seno e del servizio ben strutturato garantito a Lucca e in Valle: sono presenti tutte le professionalità e le competenze specifiche maturate in ambito senologico per seguire le donne in maniera adeguata, dalla prevenzione (screening) fino alla riabilitazione.

Grazie a questo approccio multidisciplinare, ormai consolidato, Lucca può vantare una casistica rilevante, che è stata esposta nel corso dell’incontro,  e un percorso di accompagnamento completo pre e post operatorio.

La sempre maggiore sensibilità delle donne e il continuo miglioramento delle terapie consentono poi di raggiungere risultati ancora più positivi che in passato, ma non bisogna mai abbassare la guardia perché solo attraverso la diagnosi precoce e con una sempre maggiore consapevolezza delle donne si può affrontare e sconfiggere il tumore alla mammella. Fondamentale in questo senso la collaborazione dei medici di medicina generale.

Nel corso dell’incontro, grazie alla presenza delle psicologhe, è stata approfondita anche la “componente emozionale”, perché la diagnosi di questa patologia ha sempre un impatto notevole sulla persona e sui suoi familiari.

Si è parlato inoltre del ruolo della medicina complementare e anche di un progetto di ricerca, denominato “Chemocin”, che si basa su un approccio integrato di cura alla persona e si pone l’obiettivo di mettere a confronto l’effetto di alcuni trattamenti complementari (omeopatia, agopuntura, riabilitazione cognitiva, consigli alimentari) sui disturbi cognitivi nelle donne affette da tumore al seno.

Nel corso del dibattito, la squadra della Senologia è stata elogiata per la capacità di prendere in carico le donne, per la professionalità e per l’umanità.

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