Lavoratrice allontanata dalla fabbrica. La Corte di appello si esprime a favore della donna

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FORNACI – “A distanza di quasi 4 anni la Corte di Appello ha accolto le ragioni di Cinzia Biagioni, sostenuta dalla Fiom Cgil di Lucca.”

Così dichiara la segreteria FIOM-CGIL di Lucca che ha sempre sostenuto le ragioni della donna.

“I fatti – scrive la FIOM – risalgono al novembre del 2018, quando Kme, di Fornaci di Barga, impose alla Coop Fanin, detentrice di un appalto di servizi , l’allontanamento della lavoratrice dal proprio stabilimento, in cui eseguiva le pulizie.

 Il motivo della richiesta di allontanamento risiedeva nell’essere considerata ,da Kme, persona indesiderata in quanto ritenuta simpatizzante delle proteste contro l’ipotesi di costruzione del pirogassificatore.

 

Fanin si sottomise alla volontà del committente e trasferì la lavoratrice ad altra mansione, fuori dal perimetro dello stabilimento di Kme.

 

Abbiamo giudicato inaccettabile tale comportamento e le motivazioni addotte da Kme  che di fatto mettevano in discussione il diritto costituzionale alla libertà di pensiero ( garantito dalla Costituzione ).

 

Conseguentemente, insieme alla lavoratrice, abbiamo deciso di intraprendere un’azione legale con l’Avv. Gianluca Esposito.

 

In prima battuta ( luglio 2021 ) il Tribunale di Lucca non ha riconosciuto le ragioni della lavoratrice ed anzi l’ha condannata a rimborsare le spese legali alla Soc, Fanin.

 

Adesso, finalmente, seppur dopo troppo tempo e e tante inutili sofferenze, giustizia è stata fatta: il trasferimento è stato annullato.”

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