Mondo della scuola. Solidarietà a Clémentine Pacmogda

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BARGA – Le reazioni di solidarietà nei confronti di Clémentine Pacmogda sono state oggi continue, ma forse la più significativa è arrivata da quella  classe dell’ISI Barga dove la scrittrice, fino a pochi minuti prima del fatto, era stata ad incontrare i ragazzi, grazie ad una collaborazione con la professoressa dell’ISI Barga Doris Bellomusto. Su alcuni giornali oggi è anche stato scritto che i ragazzi dello spiacevole “dono” erano in quella classe… ovviamente non è così…

Proprio la docente Doris Bellomusto oggi scrive:

“Quando succedono cose davvero importanti, ci si dimentica di fotografare e così sabato mattina ho dimenticato di fare una foto a Clémentine Pacmogda e ai miei studenti. Mi sarebbe piaciuto, perché adesso sarebbe stato utile mostrare un frammento prezioso di tutta la commozione condivisa, ma sono contenta così… Siamo stati bene, abbiamo condiviso emozioni preziose, ascoltando lei, che ci ha dimostrato quanto sia determinante la volontà di sfidare la sorte, seguire la strada buona dei propri sogni, scoprire i propri talenti. Ha vissuto una vita difficile Clémentine, ma è sempre andata avanti, a piccoli passi cercando di raggiungere traguardi, ora vicini, ora lontani, ma mai impossibili. La sua vita non ve la racconto io, sa farlo lei attraverso i suoi libri, che io vi invito a leggere.

Io da qui esprimo a lei tutta la mia solidarietà e stima. Dopo esserci salutate, sabato mattina, Clémentine, insieme alla dolcezza del nostro incontro si portava a casa anche il ricordo sgradevole di un insulto razzista ricevuto in “dono” da due ragazzi incontrati per strada. Chi siano questi ragazzi io non voglio saperlo. So che non erano fra noi; noi, tutti noi, sabato eravamo commossi e grati. Ci è bastato un prato e un cerchio perfetto intorno a ricordi non nostri per sentirci grati e felici delle nostre vite.
Mi auguro possano avere anche questi ragazzi la fortuna di conoscere Clémentine e capire che cosa stupida sia stata e sia ancora il razzismo”.

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