La testimonianza sulla guerra di Alysa, dipendente ucraina della RSA San Francesco

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BORGO A MOZZANO – Tanti sono i dipendenti della RSA gestita dalla Misericordia di Borgo a Mozzano presso il Convento San Francesco, che ha fatto fronte, nelle ultime settimane, all’emergenza covid con diverse nuove assunzioni. Una delle ultime riguarda la signora Larysa Gerasimenko, di nazionalità ucraina, specializzata in assistenza agli anziani.

La sua è una storia che la accomuna a tanti connazionali, emigrati per lavoro: oggi, a pochi giorni dallo scoppio della guerra, sono tanti invece i connazionali che cercano una via di fuga … per fuggire dagli orrori bellici e sopravvivere.

Il Governatore della Misericordia Gabriele Brunini, insieme alla direttrice Lorena Mariani, hanno voluto incontrare la loro dipendente per prendere coscienza, in presa diretta, della reale situazione che sta vivendo il popolo ucraino e per capire quali azioni a supporto potrebbe intraprendere la Confraternita.

Il racconto della donna è stato molto lucido, una vera e propria testimonianza diretta del dramma che sta vivendo un popolo che non ne capisce le ragioni. Larysa Gerasimenko proviene da Dolynskay, paese di quattromila abitanti nel comune di Kirovograd, importante snodo ferroviario. Ha conseguito due lauree e, dopo alcuni anni di lavoro come ragioniera, ha lasciato l’Ucraina per cercare maggiore fortuna. Troppo bassi gli stipendi nel proprio paese per vivere con una famiglia sulle spalle. Oggi vive a Valdottavo e lavora come assistente agli anziani. In questo momento con lei c’è anche la madre Olga, il cui volo di rientro è stato annullato con lo scoppio delle ostilità.

La donna è molto legata alla propria terra, dove vive il fratello con la famiglia: da lui ha appreso che Dolynskay è stato bombardato dall’aviazione russa e ne restano macerie. Il racconto di Larysa si interrompe spesso per la commozione e l’angoscia di non riuscire a mettersi in contatto da ieri con i familiari in patria.

La donna ha spiegato che la situazione emergenziale riguarda la mancanza dei carburanti, della benzina, del gas, dei farmaci, che provenivano dalla Russia; inoltre scarseggiano i beni di prima necessità, cibo, vestiti, prodotti per la prima infanzia, ma non è possibile nemmeno prelevare soldi dalle banche, tutte chiuse.

Beni e prodotti primari per i quali la Confederazione delle Misericordie ha indetto una raccolta e alla quale, come ha spiegato Brunini, la Confraternita borghigiana si sta organizzando. Molto colpiti dal racconto della donna ucraina, i dirigenti della Misericordia hanno assicurato massima collaborazione per alleviare una situazione delicata.

 

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