Crediti di carbonio: i boschi per salvare il mondo dal cambiamento climatico

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BARGA – Il riconoscimento di crediti di carbonio per i 542 ettari di foreste del demanio civico di Barga insistenti sul territorio emiliano. Ieri sera, nel corso dell’assemblea ordinaria di ASBUC Barga, tra i punti all’ordine del giorno, oltre all’approvazione del bilancio di previsione 2022, anche l’approvazione di un protocollo di intesa con il gruppo Appennino Tosco-Emiliano per il raggiungimento della certificazione di gestione forestale sostenibile e quindi per il riconoscimento dei crediti di carbonio.

“E’ una possibilità –  spiega il presidente di ASBUC Giuseppe Nardini – che si è aperta per le zone protette e per le zone che fanno parte della Riserva di Biosfera Mab Unesco “Appennino Tosco-Emiliano”. L’azione prevista  per questi territori è l’ottenimento della certificazione di gestione forestale sostenibile che apre alla possibilità di vendere i cosiddetti crediti di carbonio.”

Il  Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano, in qualità di soggetto coordinatore del riconoscimento a Riserva di Biosfera MAB UNESCO dell’Appennino tosco-emiliano, ha avviato la creazione di una piattaforma per la compra-vendita di crediti di carbonio, per dare il proprio contributo al contrasto ai cambiamenti climatici attraverso la valorizzazione dei boschi. La “piattaforma” consentirà di “vendere” i servizi che le foreste forniscono tutti i giorni, raccogliendo risorse da reinvestire per migliorare, allargare, rendere più belli, stabili e fruibili i boschi della Riserva della Biosfera.

Le foreste della Riserva Mab, parliamo di miliardi di alberi, possono stoccare carbonio nel legname o nel terreno e questo è un servizio che si vuole che sia riconosciuto. L’idea di una piattaforma online della Riserva di Biosfera dell’Appennino tosco emiliano è appunto a sostengo della captazione di carbonio tramite le foreste e il loro uso.

Ma cosa sono i crediti di carbonio? Un credito di carbonio è un termine generico che identifica qualsiasi certificato negoziabile o qualsiasi autorizzazione che rappresenta il diritto di emettere una tonnellata di anidride carbonica o la quantità equivalente di un diverso gas serra . Un credito di carbonio è pari a una tonnellata di anidride carbonica, o – in alcuni mercati – di gas equivalenti all’anidride carbonica. Il commercio di carbonio è un’applicazione di un approccio di scambio di quote di emissioni. In sostanza il bosco assorbe anidride carbonica e di conseguenza è interesse delle industrie che producono anidride carbonica acquistare questi crediti per bilanciare e contrastare queste emissioni. Così i boschi diverrebbero luoghi da difendere e potenziare, fonti di introiti da reinvestire ovviamente nel territori stesso.,

Per quanto riguarda ASBUC Barga, questa azione, dopo l’approvazione del protocollo di intesa avvenuta giovedì, potrà essere applicata anche ai 542 ettari di terreno del demanio civico ricadenti nel comune di Pievepelago. Non si potrà fare, almeno per il momento, invece per i terreni esistenti sul versante toscano, circa 580 ettari di boschi, per i quali bisognerà infatti aspettare l’approvazione di un piano regionale di assestamento forestale aggiornato.

“Comunque – conclude Nardini – ,un modo per dare futuro alle foreste, ai nostri polmoni verdi: i boschi così andrebbero valorizzati, potenziati e non tagliati, darebbero la possibilità di incassare con i crediti di carbonio ricchezza e soprattutto di  contrastare il cambiamento climatico”

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