L’incontro con Enzo Menconi sulla Bandiera Italiana

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BARGA – Bella e interessante conferenza dell’Ammiraglio Enzo Menconi, che venerdì 24 settembre, nello stupendo giardino di Villa Gherardi, ha tenuto una lectio magistralis sulla Bandiera italiana. All’inizio della presentazione, Menconi ha fatto un breve excursus su un lavoro realizzato in collaborazione con Ezio Della Mea, Mille non sono tornati. Menconi ha spiegato che il libro ricorda tutti i caduti carraresi nella Prima Guerra Mondiale; ricordo reso possibile con un certosino lavoro di ricerca sui distretti militari, nell’archivio del Ministero della Difesa e una ricognizione sui 13 cimiteri della città apuana. L’Ammiraglio ha fornito anche aspetti molto toccanti e dolorosi che ha incontrato nell’esaminare i fogli matricolari dei caduti.
Tornando al tema dell’incontro, Enzo Menconi ha illustrato la genesi del tricolore a partire dalla prima apparizione, una coccarda sul petto di studenti bolognesi che, nel 1794, protestavano per l’indipendenza della loro città. Da lì nasce quel sottile filo rosso che dipanandosi nel tempo, attraversando il periodo napoleonico italiano, il nostro Risorgimento, l’Unità d’Italia, il fascismo, approda alla nostra Costituzione. L’Ammiraglio ci ha ricordato che l’articolo 12 della nostra Carta cita: “La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni”. Pertanto la bandiera italiana è contemplata nella prima parte della Costituzione i cui primi 12 Capitoli fanno parte dei principi fondamentali.

Enzo Menconi ha illustrato anche moltissime particolarità, con cura e con grande capacità illustrativa, che ha tenuto viva l’attenzione del numeroso pubblico intervenuto.
L’iniziativa è stata organizzata da UNITRE Barga, Istituto Storico sezione di Barga e dalla Sezione ANPI di Barga con il patrocinio del Comune di Barga.
Per chi volesse apprezzare la capacita espositiva di Menconi è prevista a breve una nuova conferenza dal titolo: “Il canto degli italiani”, sulla genesi del nostro inno nazionale.

 

(le foto di questo servizio sono di Ismale eSaisi)

 

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