Impianto sportivo comunale “Carlo Lorenzini” di Calavorno. Daniele: “Gestione di fatto o affidamento regolare?”

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COREGLIA – Da Giorgio Daniele Capogruppo di minoranza in Consiglio Comunale a Coreglia riceviamo e pubblichiamo.

 

Continua la nostra azione volta a dimostrare che ciò che abbiamo detto in campagna elettorale non sono state bugie, ma fatti concreti, verità.

Purtroppo tanti sono i casi da noi presi in esame e, per correttezza, riteniamo  sottoporli quanto prima alla conoscenza del Sindaco, affinché ne tenga conto nella pianificazione degli interventi che andranno a caratterizzare la sua amministrazione.

Essendo la nuova Giunta, in buona parte costituita da elementi che hanno fatto parte della precedente amministrazione,  vi è una continuità amministrativa che agevolerà la conoscenza e la risposta a quanto da noi richiesto.

 Con questa nota, per precisione la quinta, siamo a chiederle  di riferire in merito all’iter del procedimento autorizzatorio per la trascorsa  gestione dell’ Impianto sportivo comunale “Carlo Lorenzini” di Calavorno e, in forza di quale atto amministrativo oggi  ne viene disciplinato l’uso.

 Da quanto è dato a noi sapere:

 Il Comune di Coreglia Antelminelli è proprietario di un’area a verde attrezzata, adiacente la scuola materna della frazione di Calavorno e che tale zona comprende una struttura polivalente per attività sportive (tensostruttura), due campetti esterni per il gioco della pallavolo e del calcetto, un’area di gioco per bambini ed alcuni piccoli locali destinati a spogliatoio e servizi igienici, il tutto dotato di riscaldamento ed illuminazione;

l’area sopra descritta è stata gestita dall’Associazione San Leonardo di Calavorno,(l’ ultima  convenzione venne firmata il 25.01.2010 ed aveva validità triennale) e, in data 21 Giugno 2013, il Presidente dell’Associazione de quo, chiedeva il rinnovo della convenzione alle stesse condizioni della precedente, senza mai ottenerlo;

 da notizie acquisite presso l’ufficio tecnico del Comune di Coreglia Antelminelli, finalizzate ad accertare la situazione di quell’impianto sportivo, risulterebbe che dal 21 Giugno 2013 al 18 Settembre 2018, l’Associazione San Leonardo avrebbe continuato a gestire l’impianto sportivo senza alcuna autorizzazione da parte del Comune. Solo in data 18 Settembre 2018, con atto n.124, veniva determinato di affidare in gestione provvisoria, per non oltre 3 mesi, l’impianto sportivo di Calavorno, ed i beni su esso insistenti, all’Associazione Ricreativa San Leonardo di Calavorno. Allo scadere dei tre mesi e quindi da oltre  due anni, l’impianto sportivo in questione continuerebbe ad essere gestito dalla stessa Associazione ma non vi sarebbe certezza in merito al rinnovo della  convenzione provvisoria;

 nella ipotesi  sopra rappresentata, ovvero che nel periodo di che trattasi l’Associazione San Leonardo avesse  gestito  la struttura comunale senza la prescritta autorizzazione, la stessa avrebbe  sub affittato l’impianto sportivo ad altra/e associazione/i  previa riscossione di un corrispettivo. Lo stesso dicasi per le quote che avrebbero versato coloro che in tale periodo avrebbero usufruito dell’impianto per il gioco del calcetto;

 nella ipotesi suddetta,  sussisterebbero i presupposti per la creazione di un danno erariale, non quantificato, in quanto vi sarebbe stato un  mancato introito che, al contrario,  il Comune avrebbe potuto ottenere dando regolarmente in gestione la struttura sportiva, così come previsto dal “Regolamento comunale per la gestione degli impianti sportivi”, approvato con deliberazione nr. 55 del 08.11.2005 dal Consiglio comunale di Coreglia Antelminelli;

l’ufficio SUE del Comune di Coreglia Antelminelli ,avrebbe   comunicato nel Marzo 2018 all’Associazione San Leonardo di Calavorno, che, (a seguito di segnalazione della stessa Associazione), erano stati avviati i procedimenti per la verifica di presunte irregolarità urbanistico-edilizie realizzate presso la struttura polivalente di proprietà comunale, sita in Calavorno, interessa conoscere gli sviluppi del procedimento e le modalità con le quali si è chiuso;

Dalle considerazioni suesposte, qualora fossero ritenuti fondati e oggetto di riscontro I fatti sopra segnalati, emergerebbero responsabilità di vario ordine fra le quali qui preme rilevare quella di una danno economico al bilancio dell’Ente e quindi di un danno erariale, non quantificato,   causato dal  mancato introito che avrebbe potuto ottenere il Comune, dando regolarmente in gestione la struttura sportiva

Rimaniamo pertanto in attesa di conoscere dal Signor Sindaco,  la verità dei fatti, attraverso  le sue determinazioni in merito, riservandoci in caso di mancata o insoddisfacente risposta di richiedere la convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dell’art.39 comma 2 del D.lgs.n.267/2000 al fine di accertare in quella sede l’esatto iter del procedimento.

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