Vendita di cibo da asporto. Ora è possibile, lo dispone la Regione

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Con ordinanza regionale del 22 aprile si dispongono nuove possibilità per alcune attività commerciali. La possibilità di fare vendita di prodotti da asporto per i ristoranti ad esempio. Ecco i passaggi principali della ordinanza che è valida dal 24 aprile fino al 3 maggio.

Dal 24 aprile p.v. è consentita, nel rispetto delle prescrizioni, la vendita di cibo da asporto da parte degli esercizi di somministrazione di alimenti e da parte delle attività artigiane. La vendita per asporto sarà effettuata previa ordinazione on-line o telefonica, garantendo che gli ingressi per il ritiro dei prodotti ordinati avvengano per appuntamenti, dilazionati nel tempo, allo scopo di evitare assembramenti all’esterno e consentendo nel locale la presenza di un cliente alla volta, assicurando che permanga il tempo strettamente necessario alla consegna e al pagamento della merce;

Resta sospesa per gli esercizi di cui al punto 1 ogni forma di consumo sul posto;

E’ confermato che, ai sensi dell’ordinanza del Presidente della Giunta regionale n. 30 del 9 aprile 2020 la vendita di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso, fertilizzanti e simili è consentita anche negli esercizi commerciali specializzati;

E’ consentita la vendita delle calzature per bambini sia all’interno dei negozi specializzati in abbigliamento per bambini che nei negozi che commercializzano esclusivamente calzature per bambini;

E’ consentito agli impianti di distribuzione di carburante funzionanti con la presenza del gestore di determinare liberamente l’orario del servizio e derogare a quanto previsto dall’articolo 96, comma 2, della legge regionale Toscana 62/2018 in ordine all’obbligo della presenza del gestore nelle fasce orarie di garanzia;

 

Di seguito l’ordinanza:

Ordinanza_del_Presidente_n.41_del_22-04-2020

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