Gassificatore, partita l’inchiesta pubblica.

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FORNACI – E’ partita questo pomeriggio a Fornaci, presso l’auditorium KME l’inchiesta pubblica prevista dalla regione Toscana nell’ambito del procedimento autorizzativo del progetto del gassificatore.

Il tutto alla presenza di circa 180 persone in rappresentanza di KME, ma anche dei sindacati e dei dipendenti, delle associazioni che si stanno opponendo al progetto, dei sindaci di Barga e Gallicano e di altri rappresentanti le istituzioni ed i partiti politici.

A questa udienza preliminare e molto tecnica che è servita un po’ a fissare i paletti ed il cronogramma dell’inchiesta, ne seguiranno altre due. La prima  servirà alla presentazione del progetto e di tutte le integrazioni da parte di KME, il cui avvio è stato fissato per il 21 febbraio prossimo. Può darsi che tale audizione venga divisa in altri due incontri per dare modo di intervenire di seguito al progetto a tutti coloro che hanno presentato osservazioni.

La seconda ed ultima udienza  sarà quella in cui verrà presentata la relazione finale, il parere espresso dalla commissione ed è stata fissata per il 28 marzo prossimo.

Durante la riunione di oggi il presidente incaricato, l’Avv. Giovanni Iacopetti di Lucca, ha ricevuto i nomi dei due commissari che dovranno rappresentare le parti contrapposte andando a formare la commissione prevista dall’inchiesta:  l’ing. Giancarlo Fruttuoso per KME e per chi si oppone al progetto, dai comuni di Barga e Gallicano alle associazioni come la Libellula,  l’ing. Massimo Stevanin.

Il Presidente Iacopetti ha spiegato anche che cosa è l’inchiesta pubblica, ovvero una procedura prevista dalla legge regionale che alla fine si lega al processo autorizzativo in corso fornendo uno dei pareri che dovranno essere esaminati dall’autorità regionale nell’ambito  del processo in corso che poi l’11 febbraio prossimo vedrà l’avvio anche della conferenza dei servizi che dovrà esprimere i propri pareri sulla fattibilità o meno del progetto e sulle autorizzazioni necessarie.

La relazione finale dell’inchiesta, corredata anche dai pareri eventualmente contrari dei partecipanti all’inchiesta pubblica e redatta dai due commissari di parte e dal presidente, sarà consegnata agli uffici preposti alla Via. Il tutto dovrà essere pronto entro 90 giorni, ovvero entro la fine di marzo.

Già nell’udienza preliminare c’è stata qualche difficoltà a mettere tutti d’accordo sugli orari di avvio ed anche sul luogo delle prossime udienze. Una dimostrazione di un lavoro e di un confronto tra le parti che non sarà sicuramente facile quello che si dipanerà nei prossimi 90 giorni.

Una comunicazione ufficiale seguirà comunque nei prossimi giorni per rendere noto tutto il programma dell’inchiesta pubblica.

(le foto di questo servizio sono di Foto Borghesi)

 

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Commenti

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  1. Maria Paola Giorgi


    Contrarissima!!! Basta avvelenare la nostra meravigliosa terra.

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