Via libera dalla Provincia ai progetti per il Ponte della Tambura e per il Ponte Vergai

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GARFAGNANA – Con due distinti decreti deliberativi firmati dal presidente Luca Menesini, la Provincia di Lucca ha approvato i progetti di fattibilità tecnica per interventi di risanamento e adeguamento di due importanti infrastrutture viarie in Garfagnana: si tratta del Ponte della Tambura sulla strada provinciale n. 50 di Vagli, a Vagli di Sotto, e del Ponte Attilio Vergai sulla strada provinciale n. 48 di Villa Collemandina.

Entrambe le infrastrutture fanno parte delle 4 monitorate da vicino dalla Provincia di Lucca tra i ponti considerati manufatti “rilevanti”, ossia ponti realizzati secondo tipologie costruttive particolari, o ponti con una o più campate con luce notevole, ponti di interesse storico-monumentale, o infrastrutture, viadotti o attraversamenti. Le altre due sono il Ponte di Sant’Ansano a Ponte a Moriano sulla sp n. 2 Lodovica (Comune di Lucca) e il Cavalcavia di Querceta (sulla sp n. 9 di Marina nel comune di Seravezza).

Per quanto riguarda il Ponte della Tambura (progettato dall’ing. Morandi – ndr) la Provincia lo scorso ottobre aveva effettuato delle verifiche tecniche sull’impalcato finalizzate proprio al progetto di messa in sicurezza della struttura. Il progetto prevede l’adeguamento del ponte esistente mediante un totale rinnovo dell’impalcato. Questo sarà realizzato con cassoni in acciaio e soletta superiore in cemento armato per una larghezza di 11 metri organizzati con due corsie ai lati protette di 1,50 m e una parte centrale per il transito dei veicoli di larghezza di 9,50, conforme con la carreggiata della categoria F2 (locale ambito extraurbano). Il nuovo impalcato sarà caratterizzato da un peso inferiore rispetto all’attuale in calcestruzzo e pertanto sono ridotte le azioni sismiche trasmesse alle pile, che sono comunque oggetto di adeguamento che avviene mediante un incremento dello spessore esterno di calcestruzzo di circa 20 cm.

Il Ponte Vergai sulla strada provinciale n. 48 di Villa Collemandina, che attualmente presenta alcune limitazioni d’uso, dovrà essere oggetto di opere di risanamento conservativo e miglioramento sismico.

la prima serie di interventi previsti in progetto comprende il risanamento ed il ripristino delle superfici di calcestruzzo degradate con l’obiettivo di prolungare la vita utile residua del manufatto, mentre la seconda serie di interventi riguarderà quelli finalizzati al miglioramento della risposta sismica della struttura. Quest’ultimo è perseguito realizzando un nuovo sistema di ritegni sismici posizionati alle estremità degli impalcati e sono in grado di assorbire gran parte le azioni orizzontali indotte dal sisma.

Il quadro economico previsto dai progettisti prevede 2,3 milioni di euro di stanziamento per il Ponte della Tambura; e poco più di 1,3 milioni di euro per il Ponte Vergai per il quale l’ente di Palazzo Ducale ha già accantonato 600mila euro in cassa. Entrambe le opere sono inserite nel programma triennale dei lavori pubblici 2019-2021 con i due interventi segnalati al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti come “Ponti rilevanti”, a seguito dell’iniziativa proprio dal Mit avviata dopo il crollo del ponte Morandi a Genova, per ottenere i contributi necessari alla realizzazione degli interventi. Contributi che la Provincia, oltre che al Ministero, chiederà anche alla Regione Toscana e alla Fondazioni bancarie.

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