Italian Tester (prima puntata)

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Soggetto per film di Brunella Ponzo. Partecipazione al Premio Franco Solinas

1^ PUNTATA : partenza dall’Italia e arrivo in America

 

Nicola Fariniello, guappo napoletano di 30 anni, ultimo rampollo di quattro generazioni di fornai, decide di lasciare la sua gioiosa Napoli per tentare la fortuna in America. E’ stufo di fare pizze e di parlare uno stentato inglese con le turiste che rimorchia. Ha un carattere appassionato e si sente portato per la recitazione: sogna Brodway.

La sera prima della partenza, trascorre le ultime ore con gli amici al bar, che lo incoraggiano a tornare ricco e famoso. Si danno pacche sulle spalle e brindano al suo look aggressivo. Nicola è alto, moro, atletico. Porta occhiali da sole e capelli tagliati corti, con una cresta imbottita di gel nel centro della testa. Completano la sua espressione ammiccante, un sorriso aperto e bellissimi denti bianchi, che pianta senza esitare in un “MINISTERIALE” al cioccolato della pasticceria SCATURCHIO.

Un po’ più a Nord, nello stesso momento.

 

Carlo Pignatelli, ventiseienne milanese con in tasca il master della prestigiosa università Bocconi e il diploma della Oxford English University, vuole realizzarsi nel mondo della finanza. La sua famiglia ha un negozio di tessuti in centro da quattro generazioni, ma lui non intende diventare un venditore: sogna Wall Street.

La sera prima della partenza Carlo si accompagna a due amici lungo i navigli di Milano. Prima entrando a IL LIBRACCIO, poi andando ad un apericena allo STRA RIPA BAR, un locale alla moda che ospita al suo ingresso una FIAT 500 stracolma di vassoi di stuzzichini. Ha una faccia da bravo ragazzo, con capelli castani ordinati, la riga da una parte. Di altezza e corporatura media, veste in modo sobrio, con Lacoste e giacca di cotone blu.

Per entrambi arriva l’ora della partenza.

Gli aerei partono da Capodichino e da Linate alla stessa ora. I ragazzi sono in volo! Pronti per le loro avventure nel nuovo mondo.

All’arrivo all’aeroporto JFK di New York, fermano entrambi lo stesso taxi, scoprendo di essere diretti nello stesso quartiere, Brooklin. Decidono di condividerlo, dando il via ad una forte amicizia e ad un destino comune. Da perfetti sconosciuti, si riconoscono nell’unica cosa che li unisce: l’italianità.

Nei giorni successivi si incontrano in un CAFFE’ del quartiere per scambiarsi le prime impressioni sulle opportunità di lavoro in una città competitiva come la grande mela.

Si sa, all’estero si stringe più facilmente amicizia rispetto alla normalità della vita di casa. Nicola e Carlo non si sarebbero mai frequentati a Napoli o a Milano, ma a New York sì. I due sono molto diversi l’uno dall’altro, sia fisicamente che caratterialmente. Nicola è solare e ottimista. Carlo è ombroso e prevenuto. Nicola prende tutto alla leggera e pensa che la vita sia piena di occasioni, soprattutto con le donne. Carlo non ha tempo da perdere e ci dà dentro con il lavoro, ha avuto una fidanzata che lo ha mollato e per un po’ non vuole saperne del gentil sesso. Nicola, che non si è mai allontanato da casa, vede in Carlo un grande appoggio. Lo ammira per la sua preparazione universitaria e per la sua determinazione, considerandosi fortunato di averlo incontrato. Carlo, da parte sua, migliora subito d’umore quando trascorre un po’ di tempo con Nicola, che è simpatico e burlone. Ogni tanto si sfottono a vicenda, insistendo sui vizi caricaturali del tipico Napoletano e del tipico Milanese.  Ma su una cosa si trovano in perfetta sintonia, sul cibo. Per passare una bella serata, vanno a cena fuori, in ristoranti carini ma non pretenziosi e, quando trovano un buon caffè, il mondo torna a sorridere.

Ognuno si dà da fare per arredare il proprio appartamento secondo i gusti e le tradizioni di casa, personalizzando gli scarsi mobili newyorkesi presenti nei loft. Nicola appende un poster della squadra di calcio del Napoli, Carlo di quella del Milan. Nicola riempie gli scaffali della cucina di pasta e barattoli di pomodoro. Carlo ficca nel frigorifero cibi precotti e yogurt. Nicola quando esce lascia l’appartamento in disordine, gli piace vedere le sue cose sparse qua e là. Carlo mette tutto in ordine, sapendo esattamente dove mettere le mani per trovare qualcosa.

Una volta prese le misure con gli orari e le abitudini dei cittadini, sia Nicola che Carlo escono con disinvoltura da casa e si buttano nella brulicante vita cittadina. Talvolta insieme, talvolta da soli, per poi chiamarsi o mandarsi foto di quello che vedono e che li incuriosisce.

Arriva il giorno del primo provino per Nicola e quello del primo colloquio di lavoro per Carlo. Sono emozionati, dalla scoperta della città si passa alla scoperta dei loro abitanti. Sapranno capire? Sapranno dare loro un’opportunità?

In una zona periferica della città, Nicola entra in un teatro noto per recitare commedie italiane. Ha preparato un pezzo napoletano, spera gli vada bene.

In un grande palazzo di vetro di Wall Street, Carlo entra in  portineria e si ferma alla reception per i controlli. E’ il momento, deve controllarsi e non far trasparire la sua ansia.

Al provino Nicola viene scartato.

Al colloquio Carlo viene superato da un inglese molto sicuro di sé.

Si incontrano per leccarsi le ferite e darsi una pacca sulla spalla: infondo l’avventura è appena iniziata.

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