Coreglia: donna truffa oltre 30 mila euro a coppia di anziani. Arrestata

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I Carabinieri della Compagnia di Castelnuovo di Garfagnana, nel pomeriggio di lunedì 9 gennaio u.s.,hanno arrestato A.B., 68enne residente nel comune di Coreglia Antelminelli, per il reato di truffa aggravata ai danni di una coppia di anziani residenti nella media valle.

La donna, approfittando della confidenza che si era venuta a creare con la coppia, circa tre anni fa aveva prospettato ai due la possibilità di ottenere un ingente risarcimento economico derivante dai contatti che l’uomo aveva avuto con strutture e materiali in amianto durante la sua vita lavorativa.

Propostasi quale tramite con gli uffici competentigrazie a sue millantate conoscenze, richiedeva una modesta somma di denaro quale anticipo per le spese necessarie ad istruire la fantomatica pratica di indennizzo. Man mano che il tempo passava, tuttavia, venivano ripetute le richieste di denaro, specificando che si trattava di spese necessarie per risolvere problematiche nel frattempo insorte nell’ambito della inesistente pratica risarcitoria. Come facilmente intuibile, le richieste diventavano sempre più corpose e frequenti.

Per rispondere ai dubbi degli anziani che non avevano ottenuto alcun risultato nonostante tutti i soldi versati, la truffatrice aveva suggerito di rivolgersi ad un avvocato che lei stessa si era premurata di trovare loro. Per avvalorare l’affidamento dell’incarico, la donna aveva acquistato un secondo numero di cellulare con il quale, camuffando la voce e facendo sempre chiamate che risultavano molto disturbate proprio per ottenere maggiori garanzie di non essere riconosciuta, si presentava come l’avvocato da loro incaricato a seguire il contenzioso sulla pratica. In linea con la truffa, l’inesistente avvocato chiedeva di consegnare le somme per il suo compenso direttamente alla truffatrice che avrebbe fatto da tramite con loro.

I raggiri della donna proseguivano scientificamente anche in caso di riluttanza degli anziani a pagare le somme richieste: in almeno un’occasione, telefonando loro e presentandosi come un giudice di pace, prospettava agli anziani il prossimopignoramento dei mobili della loro abitazione a causa dei prestiti nel tempo richiesti ad amici proprio per far fronte alle continue consegne di denaro per la truffa perpetrata ai loro danni.

Ridotti in serie difficoltà economiche dalle continue e pressanti pretese di denaro, con estrema sofferenza ma con il pieno appoggio dei familiari, i due coniugi decidevano di recarsi presso una Stazione Carabinieri e rappresentare quanto accaduto.

All’ulteriore, ennesima, richiesta di denaropresenziavano quindi i militari della Stazione Carabinieri di Fornaci di Barga e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Castelnuovo di Garfagnana che accertavano non solo l’effettiva consegna dei soldi, ma rinvenivano nel possesso della donna la scheda telefonica utilizzata per contattare gli anziani fingendosi avvocato.

La truffa avrebbe fruttato alla donna una cifra stimata in oltre trentamila euro in circa tre anni e causava ripercussioni immediate nella vita quotidiana degli anziani che – a mero titolo esemplificativo – già pochi giorni dopo aver ricevuto la tredicesima mensilità della loro pensione, si erano visti costretti a consegnarla interamente alla donna.

La truffatrice veniva quindi arrestata dai Carabinieri della Stazione di Fornaci di Barga nella flagranza del reato di truffa aggravata continuata. Nella mattinata del 13 gennaio u.s., il GIP del Tribunale di Lucca convalidava l’arresto disponendo in capo alla donna il divieto di avvicinamento e di comunicazione con le vittime.

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