Cani avvelenati nel Castello. Era stricnina, le analisi lo confermano.

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Stricnina. La morte sospetta di due cani e di una volpe nel centro storico di Barga, avvenuta nelle settimane scorse, è stata causata da questo potente veleno.
Proprio venerdì sarebbe arrivata la risposta delle analisi inviate all’Istituto zooprofilattico che ha individuato nel potente veleno la causa del decesso sia dei due cani che della volpe trovata qualche giorno dopo in un giardino privato sempre nel centro storico di Barga.
Da settimane si sospettava che gli animali fossero morti da bocconi avvelenati alla stricnina, ma la conferma non fa che rendere ancora più inquietante tutta la vicenda. Anche perché non è che la stricnina la trovi ovunque e

non è che sia di uso così comune; la sua commercializzazione è vietata da una direttiva europea sin dal 2006. Quindi il sapere che degli animali sono morti per questo tipo di veleno conferma in toto l’intenzionalità di queste morti; non si è trattato insomma del classico lumachicida che potrebbe essere stato ingerito casualmente dagli animali, magari avvicinatisi a qualche orto. Qui si tratta di un veleno che un tempo veniva usato per avvelenare i topi; che sulla carta non si trova più in commercio, che è vietato utilizzare, ma che in realtà non sarebbe così difficile da reperire su internet e che qualcuno ha utilizzato con la ferma volontà di uccidere degli animali. Di un veleno peraltro potentissimo, letale anche per l’uomo. I bocconi incriminati sono stati ingeriti nelle settimane scorse da tre sfortunati animali, ma che sarebbe successo se fossero entrati in contatto anche con qualche curioso bambino?

Chiarita la causa della morte e rilevata la presenza di una sostanza tossica, d’ufficio l’Istituto zooprofilattico dovrebbe adesso trasmettere la denuncia alla Procura della Repubblica. Di sicuro quindi non si chiuderà qui la vicenda e non mancheranno le indagini delle autorità competenti (a Barga il caso è già seguito dalla Polizia Municipale) per individuare i responsabili.

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