Scuole: è polemica per l’aumento di buoni pasto e abbonamenti bus

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E’ polemica a Barga per gli aumenti riguardanti i servizi scolastici decisi dall’Amministrazione Comunale e che partiranno dal prossimo 1 aprile.

Con effetto dal primo del prossimo mese scatterà un aumento dei buoni pasto scolastici da 3,00 euro a 3,30 euro per buono e dell’abbonamento scuolabus da 13,00 euro a 17,00 euro  mensili.

Per quanto riguarda i buoni pasto, a livello mensile, gli aumenti peseranno sulle tasche delle famiglie da 2,40 a 6 euro. Solo in alcune scuole, come in alcune classi delle elementari di Fornaci e nelle scuole materne, sussiste il tempo pieno e quindi i buoni pasto vengono usati cinque giorni su sette, mentre in altre, come le scuole medie, il rientro pomeridiano e quindi l’utilizzo dei buoni pasto, è previsto solo due giorni a settimana.

In totale, comunque, nel peggiore dei casi, l’aggravio per le famiglie sarà di 10 euro in più al mese tra buoni pasto e abbonamento al trasporto scolastico.

Una situazione inaccettabile per il gruppo all’opposizione Spazio Libero che interviene sulla stampa: “L’aggravio per le famiglie sarà pesante, specie in considerazione del fatto che appena nel febbraio dell’anno scorso c’era già stato un aumento molto consistente del prezzo della mensa: da 2,30 a 3,00 euro. Adesso i buoni pasto salgono a 3,30 euro – scrive Spazio Libero – In passato si era giustificato l’aumento con la necessità di coprire i costi dei pasti del personale scolastico, adesso si tireranno sicuramente in ballo i “tagli” alla spesa pubblica, categoria oramai buona per giustificare tutto.

Si tratta in realtà di scelte di merito dell’amministrazione comunale di Barga – conclude Spazio Libero – che noi vogliamo contestare con forza, perché fra tanti capitoli di spesa che potrebbero essere ritoccati non ci sembra giusto agire proprio sulle voci che incidono direttamente sul bilancio delle famiglie con figli a carico”.

Secondo l’assessore all’istruzione Renzo Pia invece, gli aumenti decisi dall’Amministrazione sono stati il più possibile ridotti. “Rispetto ad altre situazioni si tratta di aumenti veramente minimi – ci ha detto – Decisi peraltro per far fronte alla manovra economica a livello nazionale che ha tagliato ulteriormente i fondi a favore degli enti locali. Quasi tutti i Comuni hanno dovuto regolarsi con l’aumento delle tariffe, ma in questo caso direi che si tratta solo di un adeguamento che per i buoni pasto è solo del 10%, mentre è del 17% per gli abbonamenti dello scuolabus.

Comunque sia vorrei precisare che questi aumenti non verranno utilizzati per ripianare le casse comunali, ma verranno spesi esclusivamente per mantenere e migliorare la qualità dei servizi scolastici, a cominciare proprio dalla mensa dove si ha già un livello eccellente con menù diversificati e che prediligono il biologico e che guardano anche ai problemi degli studenti celiaci”

Da dieci anni a questa parte gli unici aumenti, ma io parlerei di semplici adeguamenti dei costi, si sono registrati lo scorso anno e nel prossimo aprile. Fino ad ora non c’era stato nessun aggravio di spesa sui servizi a differenza invece del fatto che in questi anni sono stati fatti investimenti importanti sulle nostre scuole anche a livello dei servizi offerti e della qualità ricettiva che è aumentata notevolmente”.

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