La strage di Sant’anna: la vergognosa sentenza tedesca

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“La decisione della Procura di Stoccarda che ha scelto di archiviare il procedimento sulla strage di Sant’Anna di Stazzema rappresenta una ferita alla memoria e una grave offesa alle vittime dell’eccidio, a tutti i sopravvissuti e ad una comunità che ha lottato per anni, senza arrendersi, per ottenere giustizia”.

Lo afferma l’on Raffaella Mariani in un comunicato stampa che di fatto raccoglie un po’ l’indignazione generale che si è registrata dopo la sentenza della corte tedesca.

“Vecchi, donne, bimbi; in 560 furono trucidati il 12 agosto 1944 – scrive la Mariani – la paziente e rigorosa attività della Procura militare di La Spezia ha permesso di individuare responsabilità riconosciute dalle sentenze italiane, che hanno sancito la solidità dell’impianto dell’accusa”.

La decisione della procura di Stoccarda vanifica tutto questo lavoro e di fatto rappresenta un nuovo schiaffo per la memoria delle vittime della strage e per le loro famiglie. “L’archiviazione, motivata per i giudici tedeschi dalla mancanza

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di prove – dice infatti la Mariani –  colpisce anche questo lavoro, insieme allo sforzo per la ricostruzione storica degli enti locali e di tante associazioni, impegnate con l’obiettivo di non dimenticare. Una decisione che ha dell’incredibile, ma che deve spingerci ad un impegno ancora più intenso per la giustizia, consapevoli della grandissima portata civile e morale dell’eredità che i martiri di Sant’Anna ci hanno lasciato.

Saremo a fianco in primis dell’amministrazione comunale di Stazzema nel rivolgere un appello alle più alte istituzioni del nostro Paese affinché non cali l’oblio sulla strage di Sant’Anna”.

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