Giovanni Pascoli e il Risorgimento, la mostra storico-documentaria

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Nell’ambito delle celebrazioni del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, la Fondazione Giovanni Pascoli e l’Istituto Storico Lucchese sez. di Barga hanno voluto ricordare il legame che univa il poeta Giovanni Pascoli (nella foto a Casa Pascoli con il suo cane Gulì) ai protagonisti del Risorgimento: Giuseppe Garibaldi, Giuseppe Mazzini e anche il barghigiano Antonio Mordini, prodittatore di Garibaldi in Sicilia, senatore del Regno d’Italia, con una mostra storico-documentaria allestita nella Foresteria di Casa Pascoli.

Giovanni Pascoli, in occasione del Centenario della nascita di Mazzini, nel 1905, scrisse un inno a lui dedicato, che fu pubblicato in parte su “La Nazione” di Firenze, poi sulla rivista “Il Marzocco”, e successivamente fu inserito nella raccolta “Odi e Inni”. L’interesse di Giovanni Pascoli per il Risorgimento era legato, oltre a delle motivazioni ideologiche, ad un preciso progetto poetico: raccontare la storia della civiltà occidentale e in particolare poi del popolo italiano, dall’antichità greca, attraverso i “Poemi Conviviali”, a quella romana con gli scritti latini, il Cristianesimo con i “Poemi Cristiani”, il periodo comunale con le “Canzoni di Re Enzio” e poi appunto il Risorgimento. I poemi dedicati a questa pagina della storia del nostro paese rimasero incompiuti e l’edizione delle composizioni poetiche già pronte fu curata da Maria Pascoli, dopo la morte del Poeta, nel 1913. Nella raccolta postuma si possono leggere alcuni poemi garibaldini e ammirare le illustrazioni di Plinio Nomellini.

Nella mostra sono esposte le stesure autografe dell’ “Inno secolare a Mazzini”, le bozze e gli appunti autografi dei poemi “Ora e sempre”, “La tempesta del dubbio”, per quanto riguarda i poemi mazziniani; “Garibaldi fanciullo a Roma” e “Garibaldi vecchio e Caprera”, per i poemi garibaldini e le bozze autografe dell'”Inno a Roma”, composto proprio in occasione del 50° anniversario dell’Unità d’Italia, oltre a giornali con articoli scritti dal Pascoli e cartoline commemorative del Risorgimento e della gesta di Garibaldi provenienti dall’archivio di Maria Pascoli.

La mostra si chiude con le carte pascoliane dedicate ad Antonio Mordini: fu proprio Giovanni Pascoli a tenere il discorso inaugurale del monumento dedicato al prodittatore di Garibaldi in Sicilia il 29 agosto 1905: narrando la storia dell’albero, il Cedro del Libano, che ombreggia il monumento, il Poeta ricorda i momenti più importanti della storia del Risorgimento, sottolineando il ruolo avuto da Garibaldi e da Mazzini e, nel ricordare la figura di Antonio Mordini, mette in risalto come Barga abbia scritto un’importante pagina del Risorgimento Italiano.

La mostra sarà inaugurata domani 3 aprile, in occasione del Convivio Pascoliano e della “festa nel borgo della poesia” a Casa Pascoli.

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