Nazareno Giusti presenta al LuccaComics il suo ultimo lavoro

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“Non muoio neanche se mi ammazzano”. Questa la tristemente celebre frase pronunciata da Giovannino Guareschi, e utilizzata per il titolo del nuovo libro/fumetto di Nazareno Giusti (la seconda parte del celebre racconto composto dall’autore lucchese pubblicato da Hazard).
L’opera è stata presentata in apertura del Lucca Comics & Games, presso il Museo del Fumetto in San Romano, giovedì 1 novembre e lascia il testimone fino alla chiusura dell’evento ad una mostra delle tavole composte.
Dicevamo che Guareschi è tornato ancora una volta – giustamente – protagonista sulla scena culturale italiana. Merito di Nazareno Giusti che rinnova i propositi e prende per mano il lettore e lo accompagna, tra aneddoti e piccole vicende umane, all’interno del mondo dell’uomo “della bassa”, dello scrittore, del direttore di tante testate – ricordiamo “Il Candido” – noto al grande pubblico solo per una serie televisiva con al centro il prete Don Camillo, contrapposto al sindaco comunista Peppone.
In realtà Giusti ha il merito di riportare al centro della nostra scena culturale il Guareschi che non si piegò ai nazisti e rimase fedele al giuramento di soldato e per questo finì in un campo di concentramento; e ancora il Guareschi che preferì il carcere alla richiesta di grazia per la vicenda con De Gasperi. Insomma un uomo tutto d’un pezzo, che credeva in valori forse oggi dimenticati.
Ecco questo prezioso e appassionante libro – si evince dalla lettura, dalla scoperta dei colori, dal tratto l’innamoramento dell’autore – è molto di più di un fumetto. E’ impegno, carattere, storia, esempio.
Nazareno Giusti ha raggiunto la notorietà per altri lavori come quello su Guido Rossa, Palatucci e Natalino, dimostrando di avere tra i suoi inchiostri la tempra del grande autore. E visto che ha solo 23 anni statene certi diventerà un grande autore.
E il futuro è già segno di successo: sta lavorando alla storia del pittore Antonio Ligabue che molti ricorderanno in televisione con il volto di Flavio Bucci.

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