Morando Stefani, Lino Lombardi e i restauri del Duomo di Barga

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In previsione del 50simo della morte del commendatore Morando Stefani (Barga 1874 -Barga 1962) che ricorrerà il 13 febbraio 2012, su questo sito sono stati già accolti due articoli che lo ricordano, in cui abbiamo posto in evidenza quanto avesse amato la sua Barga e soprattutto il nostro Duomo, per il quale, soprattutto come Operaio dell’Opera di S. Cristofano (1923 -1962) ma anche come Sindaco, Podestà e Commissario Prefettizio (1923 – 29 gennaio1938), dette tutto sé stesso affinché l’insigne monumento riavesse nuova vita ab imis fundamentis, anni 1927-39.

Duomo retto per lo spirituale dall’altrettanto indimenticato monsignor Lino Lombardi (Ponsacco 1886 – Barga 1965), il proposto di Barga che, in piena sintonia con Morando Stefani e sin da quando nel 1929 venne nominato parroco di Barga a seguito della morte del suo predecessore Alfredo Della Pace, contribuì al restauro dell’insigne monumento per poi divenirne l’attento cronista di tutti i restauri.

Oggi, poichè i restauri al Duomo di Barga sono quell’opera di Morando Stefani che maggiormente lo rappresenta e lo indicherà ai nostri successori, abbiamo pensato opportuno fornire ai lettori il seguente elenco dei lavori di restauro eseguiti dal 1927 al 1939.
Senz’altro il migliore degli omaggi che possiamo fare al commemorato e con lui a monsignor Lino Lombardi.

Sequenza cronologica dei lavori di restauro effettuati al Duomo di San Cristoforo e alle opere d’arte (1927-1939).

Direzione dei lavori al Duomo: Ing. Giulio Biondi, dal 1927 sino alla morte avvenuta il 21 novembre del 1929, poi Ing. Coriolano dell’Aglio sino al 1939.

1927: Chiusura del Duomo e inizio dei lavori.

1928-1929: Riapertura delle tre monofore nella parte presbiteriale sul fianco destro. Rafforzamento delle fondazioni della facciata principale mediante colata di calcestruzzo per una profondità di.4 metri dal lato Avelli fino a 12 metri dal lato verso il campanile (la facciata presentava lesioni e uno strapiombo di 32cm).

1930-1931: Restauro del campanile con intelaiatura interna in cemento armato ancorato ad un blocco di fondazione della profondità di 6 metri. Eliminazione della copertura del campanile e adozione della merlatura. Viene installato un nuovo orologio donato dal Comm. Ferruccio Togneri. (I merli del campanile furono adottati a seguito dell’immagine di Barga dalla tavola del sec. XVI conservata nel Duomo. Se allora ci poteva essere qualche dubbio, dopo 50 anni, precisamente nel 1980, con il ritrovamento del disegno di Barga del 1539, in cui compare per la seconda volta il campanile con i merli, ogni dubbio è decaduto.)

1932: Sistemazione cappella absidale, navata centrale e destra nella parte presbiteriale, con demolizione dei muri laterali e loro ricostruzione con rafforzamento interno di cemento armato. Ricostruzione del tetto.
1933 Demolizione e ricostruzione della facciata sinistra della parte presbiteriale e relativo rafforzamento. Riapertura delle tre monofore. Ricostruzione del tetto.

1934: Demolizione e ricostruzione della parte centrale, collegamenti e rafforzamenti interni con travi in cemento armato estesi all’intera navata centrale per alleggerire i carichi sugli archi. Riapertura di tutte le finestre e del portale sul fianco sinistro con ricollocazione dell’architrave del Biduino  raffigurante un miracolo di S. Nicola.

1935: Rafforzamento arcate interne che presentavano ampie lesioni longitudinali. Ripulitura dell’interno intonacato per riportarlo a pietra viva. Demolizione parziale e ricostruzione della parte centrale del fianco destro. Rifacimento del tetto. Aprile-Luglio: Demolizione totale della facciata principale e sistemazione dell’arco maggiore fra il nucleo primitivo e la parte centrale.

1936: Ricostruzione della facciata principale con riutilizzo delle pietre singolarmente numerate.

1937-1938: Nuova scala semicircolare all’ingresso principale e rifacimento del sagrato in marmo bianco. Messa in opera di vetrate istoriate nella parte posteriore e di lastre di alabastro egiziano nella parte anteriore e chiusura delle finestrature. Consolidamento del muraglione che circonda il complesso del Duomo. Rifacimento della pavimentazione con lastre in “rosso di Filettole” in sostituzione del vecchio manto in cotto. (Il pavimento fu rifatto in marmo rosso perché durante i restauri furono trovate tracce di un’antica pavimentazione del sec. XIV in pregevole marmo “rosso di Maremma”. Informata la Soprintendenza si compiacque dell’interessante novità e dette il suo benestare affinché fosse interamente ripristinato. La Corsonna, gennaio 1935, n. 2.)

1939: Sistemazione delle cappelle laterali della parte absidale. Collocazione del nuovo altare centrale in marmo e dell’altare della cappella del SS. Sacramento. Restauro dell’altare della Madonna del Molino a sfoglia d’oro zecchino, con la collocazione della tavola dei protettori di Barga che hanno sullo sfondo il panorama di Barga del sec. XVI. Cantoria in legno su disegno dell’artista Oreste Gadducci. Ultimazione della nicchia di S. Cristoforo e collocazione della restaurata statua lignea del Santo, lavoro eseguito in un periodo precedente dal prof. Lumini. Ritorno del restaurato Crocifisso del Maestro di Barga. Restauro dell’affresco di S. Lucia. Termine del restauro del Pulpito a cura dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, iniziato circa nel 1937.

2-3 settembre 1939: Solenne riapertura

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