Intervista a Sergio Martinelli presidente della fidal toscana

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Abbiamo incontrato recentemente a Lucca il presidente della federazione di atletica leggera toscana Sergio Martinelli, che cortesemente ha voluto rispondere alle nostre domande.
Presidente Martinelli visto che siamo in termini di consuntivo annuale come sta l’atletica in regione e nella nostra provincia?
Premesso che non solo l’atletica ma l’intero mondo sportivo italiano sta subendo le conseguenze di una situazione generale certamente non positiva, l’atletica Toscana sta molto meglio di tante altre realtà regionali ed ancora oggi è fucina di idee innovative che magari sono anche fonte di discussioni, peraltro sempre ben accette, in un mondo che rischia di divenire sempre più statico, non attento alle nuove problematiche che emergono quasi giornalmente e che spesso, rischiamo di subire anziché anticipare e gestire.
L’atletica barghigiana e garfagnina sta ottenendo buoni risultati, pare in grande crescita negli ultimi tempi, è competitiva a livello regionale?
L’atletica in provincia segna maggiormente il passo. L’abbandono parziale o totale negli anni passati, di alcuni dirigenti che hanno fatto la storia dell’atletica nei rispettivi territori (vedi la Versilia in modo particolare) hanno creato un vuoto che per il momento non è stato coperto da nuovi dirigenti, tantomeno giovani. Stiamo lavorando e si avvertono già i primi sintomi di un risveglio. Questo sta avvenendo in modo specifico a Barga e nell’intera media valle grazie al GS Orecchiella Garfagnana ma soprattutto al Gruppo Marciatori Barga che dopo tanti successi nel settore amatoriale da alcuni anni ormai ha avviato una costante ed incisiva azione di promozione attraverso il mondo scolastico con risultati più che notevoli che l’hanno portata ad un ruolo importante nell’atletica Toscana con ampi margini di miglioramento. Importante sottolineare l’acutezza dei dirigenti che hanno capito come attraverso la collaborazione con altre realtà del territorio si possano trovare sinergie che vanno a vantaggio di tutti.
Come siamo messi come impianti e strutture in garfagnana e media valle?
Un problema importante nella diffusione di questa disciplina sono gli impianti sportivi. Una carenza in alcuni territori addirittura totale. Nel passato dobbiamo ammettere che si sono sprecate risorse importanti per costruire impianti che altro non erano che cattedrali nel deserto. Oggi anche a causa della congiuntura economica molto difficile, ritengo si debba percorrere una strada che utilizzi mini impianti polivalenti affinché i costi a carico degli Enti Locali siano sostenibili ma, che comunque le esigenze delle società e delle scuole siano soddisfatte. E proprio Barga potrebbe essere l’inizio di questo cammino con l’adeguamento di quanto già esistente ad una condizione tecnica adeguata a svolgere in sicurezza una attività sportiva scolastica ed agonistica di buon livello.
Si sente spesso dire che l’atletica è la base di tutti gli sport ma ultimamente sta segnando un po’ il passo, quali correttivi sarebbero utili?
L’atletica sta effettivamente segnando il passo e la Federazione nazionale, ritengo, non abbia individuato negli ultimi anni iniziative tali che risultino significative per un cambio di tendenza. A titolo personale, per l’esperienza che sto vivendo a livello regionale e per non addossare sempre ad altri le responsabilità che invece ricadono su tutti i componenti il mondo dell’atletica Italiana, ritengo sarebbe utile che molto spesso i protagonisti aggiungessero alle molte parole che a volte si sprecano, i fatti e le azioni concrete per contribuire non solo ad evidenziare ma anche a risolvere i tanti problemi che affliggono l’atletica italiana.
La scuola può avere un ruolo importante per lo sviluppo del movimento atletica?
Il mondo sportivo scolastico sta attraversando un momento buio,che secondo me, è uno dei problemi più urgenti i da affrontare. Purtroppo negli ultimi anni tutto è stato fatto a livello nazionale per disincentivare gli insegnanti, in particolare quelli di educazione fisica. Non è solo un problema economico, si tratta proprio di un problema strutturale.
In questi ultimi due anni abbiamo toccato il fondo. CONI e Ministero destinano sempre meno risorse ai Giochi Sportivi Studenteschi e questo è un fatto gravissimo che rischia di far scomparire una iniziativa di vitale importanza per tutto lo sport italiano.
Nel 2010 e 2011 la FIDAL nazionale si è sostituita a questi Enti accollandosi l’onere di organizzare le finali nazionali sia di cross che su pista. Oggi sembra che nel 2012 siano a rischio anche le fasi regionali e, conseguentemente, quelle nazionali.
Una situazione difficile che noi possiamo affrontare cercando di mantenere ed incrementare i rapporti tra i Comitati provinciali ed i Coordinatori di educazione Fisica ed anche collaborando attivamente a livello regionale come stiamo facendo da diversi anni.

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