Sciopero alla KME. L’azienda: “il rifiuto di ogni cambiamento mette a rischio il futuro dello stabilimento”

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Domani la RSU (rappresentanza sindacale unitaria) di KME ha indetto uno sciopero di quattro ore.

In un volantino diffuso oggi la RSU informa che l’iniziativa è stata decisa per protestare contro KME, accusata dai sindacati di  voler mano libera nella gestione degli orari e degli straordinari, ma non solo.

“C’è qualcosa di negativo che sta cambiando all’interno dell’azienda – è scritto nel volantino diffuso  – sempre più ci vogliono imporre orari, spostamenti da un reparto all’altro di lavoratori che appaiono come punitivi, si vuole introdurre un regolamento aziendale che mette in discussione pause, cambi tuta e modalità di rapporti all’interno dello stabilimento”
Così la RSU ha indetto lo sciopero di  domani (le ultime quattro ore di ogni turno). Per protestare tra le altre cose:  “anche contro un regolamento aziendale che vuole imporre ai lavoratori un sistema rigido e controllato all’interno del luogo di lavoro e contro la chiusura della pressa nel reparto lingottiere che rischia di compromettere il futuro del miglior reparto produttivo di KME”.

Immediata la presa di posizione di KME che dopo i moniti lanciati più volte nelle settimane scorse torna a ribadire che il  rifiuto di ogni cambiamento da parte sindacale mette a rischio il piano di rilancio e  il futuro  stesso dello stabilimento:

“atteggiamenti quali quelli evidenziati, sia nella forma che nel contenuto, dal volantino di convocazione dello sciopero sono da respingere perché immotivati – afferma KME in una nota – L’azienda ritiene che il piano di rilancio dello stabilimento  includa elementi largamente positivi , quali un massiccio piano di investimenti in nuovi impianti, l’allocazione a Fornaci di Barga di nuove produzioni , la revisione dei sistemi incentivanti, la tutela  dell’occupazione”.

Secondo KME la richiesta a sindacati e lavoratori di nuove  regole per la gestione degli orari  e degli straordinari, sono finalizzate  ad un miglioramento della produttività e della flessibilità del lavoro.

“KME – ricorda  – ha sempre ricercato su questi temi il confronto più aperto e trasparente con tutte le parti sociali ed è fiduciosa sulla possibilità che si possa proseguire la trattativa avviata con spirito costruttivo e abbandonando toni e proclami non adeguati alla situazione.

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