Ce ne siamo liberati. Finalmente

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Avete per caso visto la conferenza stampa del presidente Monti per illustrate il decretone? Sembrava di essere su Urano. Mi immaginavo il nostro ex (oddio finalmente lo posso scrivere) Silvio B mente entrava sorridendo e spiegando la cosa: dunque, allora, tutto va bene, abbiamo fatto una manovra che però non è gran cosa, purtroppo dovuta ai giornalisti di sinistra appoggiati dalle toghe rosse e dai mercati comunisti che ce l’hanno con l’Italia. Bene, ma passiamo ad altro dunque ah, si, ci sono tre nani uno francese, uno inglese e uno tedesco che vorrebbero farsi la principessa del pisello però sorgeva un problema perché quello ce l’aveva già… e giù vai.

Ora invece abbiamo assistito a una grande prova. Non era facile spiegare a noi, che poi paghiamo, il problema. Penso però che tutti lo abbiamo capito: siamo nei casini e quindi dobbiamo stringere le chiappe. C’è poco da fare. Io alla pensione avevo rinunciato già, poco male. Forse una mano in tasca ai grandi ricconi l’avrei messa in modo più sostanziale. Comunque è quello che abbiamo dopo che il dilettantismo, la precarietà, l’incapacità, l’arroganza, l’inettitudine, il tornaconto personale ci hanno guidato lungo quindici anni e più. Loro naturalmente si salveranno, noi siamo con le pezze al culo. Che tristezza e amarezza. Ho trovato invece molto umana la ministra lacrimona; segno umido delle difficoltà che abbiamo davanti. Basta sghignazzare e andare con le papi bunga bunga girl. Adesso ricostruiamoci il futuro e speriamo di esserci liberati dalla peste.

Mi è sembrato meraviglioso quello che ha detto Roberto Benigni nello spettacolo di Fiorello: non bisogna mai guardarsi indietro, nemmeno per prendere la rincorsa. Perfetto. Oplà, il gioco è fatto.

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