Neve e gelo a bassa quota: un piano per far fronte alle emergenze

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Durante gli inverni scorsi, neve e gelo hanno creato non pochi problemi su tutto il territorio provinciale. Per tale ragione è stato approntato il Piano Provinciale di emergenza evento neve e gelo a bassa quota, sottoscritto lunedì 28 novembre a Palazzo Ducale, dal presidente della Provincia, Stefano Baccelli, dal prefetto Alessio Giuffrida e dai rappresentanti degli altri soggetti interessati.

Gli eventi di neve e gelo determinano problemi di transitabilità delle strade, con la possibilità di lasciare isolati centri abitati e strutture strategiche. Possono, inoltre, creare blocchi al traffico e la conseguente difficoltà nell’assistenza alla popolazione.

Se le zone di montagna sono mediamente attrezzate per far fronte a questi fenomeni, diverso è il discorso quando eventi di questo tipo accadono in territori a bassa quota. Qua, ad aggravare la situazione, in genere, vi è il coinvolgimento di un territorio molto ampio, caratterizzato da una scarsa abitudine al fenomeno e il blocco delle arterie viarie più importanti e più trafficate del territorio provinciale.

Per fronteggiare situazioni di crisi conseguenti a gelo e neve a bassa quota, è stato istituito un tavolo di lavoro, incaricato di elaborare un documento di pianificazione in caso di questi eventi in pianura. Il Piano non ha l’intenzione di sostituirsi alle procedure interne che ciascun soggetto che vi partecipa ha definito per la gestione di casi di questo genere, ma, partendo dalle analisi delle singole procedure, individua le ulteriori attività di protezione civile che devono essere attuate nel caso in cui nevichi o si formi il gelo al di sotto dei 200 metri sul livello del mare. E fra queste attività, prima tra tutte, vi è quella di raccordo operativo e di scambio di comunicazioni e informazioni.

OBIETTIVI

Obiettivo fondamentale del documento, quindi, è definire e condividere una pianificazione di protezione civile e migliorare la capacità operativa complessiva del sistema di intervento.

PROCEDURE RELATIVE AD ATTIVITA’ DI PREVENZIONE SPECIFICHE

Il Piano stabilisce anche delle attività di prevenzione, volte ad evitare il blocco del traffico, sia sulla viabilità ordinaria, sia su quella autostradale, per garantire i servizi di spargisale e la spalatura nel tratto interessato.

Spesso, infatti, in caso di formazione di gelo, si hanno fenomeni di slittamento e ‘intraversamento’, soprattutto dei mezzi pesanti, in corrispondenza dei tratti stradali con pendenza significativa. La criticità della situazione risulta ancora più forte quando il blocco causa l’interruzione del collegamento con strutture strategiche del territorio provinciale. Per questo è importante intervenire prima che si verifichino questi ‘incidenti’.

PROCEDURE RELATIVE AD ATTIVITA’ DI EMERGENZA SPECIFICHE

Qualora nonostante l’attuazione delle procedure preventive, si dovessero creare situazioni di emergenza, il piano prevede l’attuazione di procedure, come la gestione dei blocchi sulla viabilità ordinaria ed autostradale, l’eventuale necessità di assembramento dei mezzi pesanti non in grado di transitare e la gestione dei servizi pubblici essenziali, compresa l’assistenza ai passeggeri non arrivati a destinazione presso le stazioni ferroviarie.

FIRMATARI

Il documento sarà firmato, oltre che dalla Provincia di Lucca, dalla Prefettura, dai Comuni di Lucca, Altopascio, Capannori, Montecarlo, Porcari, Viareggio, Massarosa, Camaiore, Forte dei Marmi, Seravezza e Pietrasanta; dal Centro intercomunale di Protezione civile Versilia Nord; dai Vigili del Fuoco; dalle Asl 2 e 12; dai Carabinieri; dalla Polizia; dal Corpo Forestale dello Stato; dalla Guardia di Finanza; da Autostrade; Salt, Anas e Rfi.

OPERATIVITA’ DEL PIANO

La gestione delle procedure e delle attività per fronteggiare l’evento neve al di sotto dei 200 metri sul livello del mare ha inizio con l’emissione dell’allarme meteo regionale. I livelli di progressiva gravità sono definiti in rapporto al grado di interessamento della viabilità di pianura.

Fondamentale è il raccordo tra i vari soggetti, che avviene su due livelli: tecnico-operativo e strategico-decisionale, tramite i due organismi attivati in maniera congiunta da Provincia e Prefettura: la Sala Operativa Provinciale Integrata e l’Unità di Crisi Centro Coordinamento Soccorsi.

SOPI

La Sala Operativa Provinciale Integrata (Sopi) viene attivata congiuntamente dal Responsabile della Funzione Protezione Civile della Provincia e dal Dirigente responsabile della Prefettura nella fase di preallarme. La Sopi è organizzata per funzioni di supporto, ognuna delle quali è affidata a un soggetto responsabile. I suoi compiti specifici sono: scambiare informazioni e comunicazioni da e con tutti gli altri soggetti; disporre l’impiego sinergico e integrato delle risorse; attuare le disposizioni dell’Unità di Crisi provinciale-Centro Coordinamento Soccorsi; fornire tutte le informazioni sull’evento in atto all’Unità di Crisi Provinciale-Centro Coordinamento Soccorsi.

UNITA’ DI CRISI PROVINCIALE – CENTRO COORDINAMENTO SOCCORSI

L’Unità di crisi provinciale – Centro coordinamento soccorsi è attivata congiuntamente dal presidente della Provincia e dal Prefetto e avviene al passaggio alla fase di allarme. Ha il compito di disporre le attività che la Sopi deve realizzare per superare le criticità in atto e attivare il necessario raccordo strategico tra i vari soggetti.

INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE

L’informazione alla popolazione costituisce un elemento di fondamentale importanza, la cui organizzazione ed efficacia può essere determinante nella prevenzione delle problematiche di protezione civile. In particolar modo, nell’area della Piana di Lucca e della Versilia, dove la popolazione è poco abituata a rapportarsi con l’evento neve/gelo, vengono individuate due azioni: l’informazione preventiva sulle condizioni meteo  e sugli eventuali provvedimenti preventivi e ordinanze preventive adottate e informazione durante l’evento, sulle condizioni meteo previste, sulle criticità in atto e sugli eventuali provvedimenti di gestione stradale adottate.

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