Dubbi dell’ordine degli architetti sul concorso di idee per Barga Giardino

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Non presentate proposte relative al concorso idi idee per la riqualificazione di Barga Giardino. E’ questo l’invito ai propri associati, rivolto dall’ordine degli architetti di Lucca. Insomma: i professionisti non devono partecipare al concorso di idee bandito dal Comune di Barga per la “riqualificazione urbana e paesaggistico-ambientale delle aree della località Giardino“.

Perché questa decisione dell’ordine? Indubbiamente il bando non è piaciuto all’ordine degli architetti che fa sapere di aver: “attivato le procedure di valutazione del bando (ricevuto il 12 ottobre) ai fine di verificarne la piena ammissibilità”.  Fino ad allora i professionisti  sono invitati a non presentare proposte al Comune di Barga dato che la fase istruttoria e le relative determinazioni dell’ordine potrebbero comportare modifiche all’articolazione e ai contenuti del bando.

La presa di posizione dell’ordine potrebbe rappresentare un rallentamento od un ostacolo addirittura al bando lanciato dall’Amministrazione Comunale e che scadrà il prossimo 3 dicembre, ma il sindaco Marco Bonini non si dice preoccupato più di tanto: “Mentre l’ordine degli ingegneri ci ha risposto non eccependo niente al nostro bando, l’ordine degli architetti ci ha fatto presente che ci farà avere delle integrazioni e delle osservazioni al bando; le stiamo aspettando e poi le valuteremo. E’ chiaro che ci interessa che anche l’ordine degli architetti sostenga il nostro bando, ma mi preme precisare che stiamo già registrando una grossa partecipazione. Sono numerose le risposte che sono giunte e provengono da molti professionisti non solo al di fuori della provincia di Lucca, ma anche dell’Italia stessa. Siamo quindi convinti della bontà del bando che abbiamo presentato.

Ma dopo le integrazioni dell’ordine degli architetti il bando potrà essere rivisto, ci domandiamo?: “Cercheremo di trovare un accordo su questo – risponde Bonini –  anche se è già stato fatto un lavoro importante che assolutamente non siamo disponibili a disconoscere; semmai ad integrare”.

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