KME: preoccupati i sindacati, ma il sindaco rassicura

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In una realtà come la nostra, in una situazione come quella attuale, quando escono certe notizie sulla stampa, soprattutto se riguardano KME che è il più grande stabilimento industriale della Valle, che da lavoro ad oltre 700 persone, c’è sicuramente da preoccuparsi.
La FIOM-CGIL  potrebbe organizzare per mercoledì quattro ore di sciopero per esprimere  preoccupazione ai recenti annunci dei vertici dell’azienda che parlano di una imminente ristrutturazione dei siti produttivi.
“A Fornaci – ha scritto sulla stampa Massimiliano Braccini, segretario della FIOM –  potrebbe chiudere un altro reparto, il «Cim» (cavo isolamento minerali), lavorazione ad alta specializzazione. I vertici aziendali sarebbero inoltre sul punto di riorganizzare anche tutti i tempi degli addetti alla produzione e le modalità delle pause lavorative. Riteniamo la situazione preoccupante, anche perché non sono stati presentati alle organizzazioni sindacali piani industriali di rilancio e ci troviamo di nuovo in una situazione in cui viene a mancare completamente la chiarezza, e quindi le certezze sulle prospettive future». Per questi motivi la RSU ha proclamato una giornata di sciopero degli orari di lavoro straordinari. Contemporaneamente è stata convocata un’assemblea per domani, martedì,  con previsione di quattro ore di sciopero per mercoledì 3 agosto.
A  restare alquanto perplesso delle dichiarazioni e dell’azione del sindacato è invece il sindaco del comune di Barga, Marco Bonini che subito dopo aver letto la notizia sulla stampa provinciale ha richiesto un incontro all’azienda. Bonini getta acqua sul fuoco e rassicura: al momento attuale, non c’è alcuna azione in atto per andare ad una riduzione del personale e tanto meno ad una chiusura dei reparti.
“Ho parlato con la direzione di KME – conferma il sindaco – la quale mi ha ribadito tutto il suo interesse per la crescita ed il mantenimento dello stabilimento di Fornaci al centro della produzione del gruppo.
Da tempo siamo in un momento di forte crisi a livello mondiale specialmente nel settore del rame dove il forte aumento della materia prima ha messo in difficoltà le aziende del settore. KME, nonostante il periodo, ha investito su Fornaci 12 milioni di euro nel 2010, altri 12 milioni nel corso del 2011 e non mancheranno investimenti importanti anche negli anni a venire. Si tratta di investimenti  sia tecnologici che strutturali per adeguare l’azienda alla realtà attuale e per renderla più competitiva.
E’ vero – ammette Bonini –  che in KME ci sono razionalizzazioni in corso e previste, ma al momento per quanto riguarda a Fornaci non è prevista nessuna novità in tal senso, soprattutto dal punto di vista della riduzione del personale. Vorrei ricordare che da poco è stato rinnovato il contratto di solidarietà che scadrà nel prossimo mese di aprile e quindi – rassicura –  possiamo guardare al futuro con una certa serenità”.
Per Bonini è la situazione generale che fa preoccupare: “Non siamo in un momento facile ed è chiaro che il perdurare della situazione, ma mi riferisco non solo a KME ma a tutto il nostro sistema economico, potrebbe farci seriamente preoccupare. Lo ripeto, è la situazione generale e non certo quella della sola KME, a non farci dormire sogni tranquilli. Una situazione così delicata ed imprevedibile, soprattutto alle lunghe distanze, per la quale bisogna costantemente tenere gli occhi aperti, ma ribadisco che al momento non sussistono nello stabilimento KME particolari problematiche.
Proprio per questo nei prossimi giorni – conclude Bonini – chiederò un incontro anche ai sindacati per capire da dove nascono le preoccupazioni manifestate nei giorni scorsi.

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