Referendum: quorum raggiunto alla grande e i Sì stravincono

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Referendum. Ormai non è più nemmeno notizia: il quorum è stato raggiunto ed il sì ha vinto di conseguenza alla grande.
L’affluenza alle urne per i quattro referendum, quando sono giunti al Viminale i risultati relativi alla quasi totalità dei comuni italiani, si attestava circa al 57%. Un risultato decisamente positivo per i comitati referendari, che per la prima volta da 16 anni a questa parte riescono nell’obiettivo di ottenere una partecipazione di popolo da garantire la validità della consultazione. Fino ad oggi il fronte dei no ha sempre preferito optare per una campagna pro-astensione, con l’obiettivo di far fallire il voto assommando, ma questa volta il giochino non è riuscito ed alla fine è stato scontato anche il risultato: i sì per i diversi quesiti, senza significative variazioni per i diversi temi affrontati, risultano attorno al 95-97%.
E per quanto riguarda il nostro comune?
I votanti sonio stati per tutti i quattro i referendum oltre il 61% Per quanto riguarda il referendum n. 1 sulle modalità di affidamento e gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica si è espresso per il sì all’abrogazione il 96,14% pari a 4.734 votanti su 8.036 aventi diritto. Per il no ha votato il 3,86% pari a 190 voti.
Per il referendum n. 2 sull’abrogazione parziale della norma sulla determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all’adeguata remunerazione del capitale investito, ha votato sì il 96,10% pari a 4.733 voti; per il no ha votato il 3,90% pari a 192 voti. Per il referendum n. 3 sull’abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare il sì è arrivato al 94,53% pari a 4.684 voti; i no sono stati 269 pari al 5,47%:
Infine, per il referendum numero 4  per l’abrogazione di norme della legge sul “legittimo impedimento” ha votato sì il 94,89% pari a 4.662 voti; no il 5,11% pari a 251 voti.

Di seguito, sui referendum, pubblichiamo alcuni comunicati stampa giunti in redazione in queste ore.

ACQUA, ESULTA IL COMITATO REFERENDARIO: “ADESSO APRIAMO IL DIBATTITO SULLA PRIVATIZZAZIONE DI GAIA”
“La maggioranza degli abitanti della provincia di Lucca si è espressa per il sì ai due referendum, è un risultato straordinario, che ha superato la media nazionale con più del 58,5% ad entrambi i quesiti, e che premia il lavoro che la società civile lucchese ha svolto negli ultimi dieci anni per la salvaguardia della risorsa idrica. E premia la partecipazione e la creatività di chi ha animato la campagna referendaria con azioni e performance belle e colorate”.
Anche a Lucca, come nel resto del paese, c’è entusiasmo fra i comitati che hanno portato avanti la campagna referendaria. In una nota il Comitato promotore del referendum “2 sì per l’acqua bene comune” chiede che venga aperto un dibattito anche sulla privatizzazione di Gaia e di costituzione di una società unica per l’Ato 1.
“Abbiamo tenacemente portato avanti questo impegno -afferma il Comitato- perchè crediamo che su un tema così cruciale per il futuro di tutti debba esserci consapevolezza e partecipazione. Il percorso non è stato facile: solo negli ultimi giorni abbiamo avvertito che la situazione si stava sbloccando, che l’ostilità nei confronti dei referendum era meno forte della voglia di partecipare e di esprimersi di una società che ha sempre meno possibilità ed occasione di farlo”.
La vittoria del referendum è frutto anche di un percorso che a Lucca è partito dieci anni fa fra le associazioni e i singoli interessati al tema dell’acqua.
“In questi anni -prosegue il Comitato promotore- si sono costituiti coordinamenti e percorsi dal basso che hanno lavorato a diffondere la cultura dell’acqua bene comune. Un movimento che non si è scoraggiato nonostante il blocco che a livello regionale e nazionale è stato posto alle proposte di legge popolari per la ripubblicizzazione, due proposte che adesso riassumono attualità e urgenza. A questo proposito chiediamo ai partiti politici che hanno sostenuto i due sì al referendum sull’acqua di proseguire il proprio impegno locale per l’acqua bene comune in maniera credibile, sostenendo nelle sedi istituzionali le richieste della società civile”.
ll Comitato promotore ricorda le prossime scadenze per il territorio. “Il 15 marzo scorso Gaia ha avviato l’iter per l’ingresso dei soci privati. Gaia è la società pubblica che gestisce il servizio idrico in una parte del territorio dell’Ato 1. Questo processo riguarderà anche la Geal, la società che fino a questo momento non è ancora confluita in Gaia. Il percorso è tracciato e va verso la costituzione di una società unica con socio privato al 49% che dovrà gestire il servizio in tutto il territorio, anche nel Comune di Lucca. La situazione lucchese, sia in città che in tutta la provincia, cambierà inevitabilmente e chiediamo che su questo delicato passaggio, e oggi a maggior ragione dopo lo straordinario risultato del referendum, vengano coinvolti i consiglio comunali, i territori, i comitati e la cittadinanza. Una delle lezioni della vittoria dei due sì “per l’acqua bene comune” è che non è più possibile prendere le decisioni sul futuro della gestione della risorsa idrica nelle segrete stanze della politica o nei consigli di amministrazione di grandi società”.
Il Comitato promotore chiede inoltre che tutti i Comuni e la Provincia di Lucca discutano e approvino l’adesione al Coordinamenti Nazionale degli Enti Locali per l’Acqua Pubblica.

Mariani (Pd): “Ottimo risultato, dal nostro territorio un contributo importante al successo dei referendum”
“Un successo che conferma lo spirito di grande partecipazione alla vita democratica del nostro territorio. L’ampio superamento del quorum e la vittoria del sì confermano la volontà dei cittadini della nostra provincia, e di tutti gli italiani, di tutelare l’acqua pubblica, chiudere definitivamente con il nucleare e difendere la nostra democrazia”. È il commento dell’onorevole Raffaella Mariani, capogruppo Pd in commissione ambiente alla Camera.
“Dalla nostra provincia è arrivato un segnale chiaro al governo e un contributo importante – continua la parlamentare – Con particolare soddisfazione voglio sottolineare come le percentuali più consistenti in termini di affluenza siano state registrate in molti comuni della Garfagnana”.
“Da parte mia – conclude Mariani – ho aderito fin dall’inizio e con entusiasmo a questa mobilitazione su temi in sintonia con il sentire dei cittadini, che hanno risposto senza esitazioni su questioni che riguardano il futuro di tutti noi. Peraltro in tema di remunerazione il successo dei sì sul secondo quesito sgombra il campo dalle ambiguità e dai catastrofismi delle ultime settimane e dimostra che c’è spazio per nuovi modelli economici. Adesso sono convinta che sia indispensabile non fermarsi agli effetti, importantissimi, dei referendum, ma proseguire il cammino con tutte le azioni necessarie a tutela dell’acqua pubblica e dell’ambiente, compresa una politica seria a sostegno alle energie rinnovabili, e per garantire la buona salute della nostra democrazia. Dobbiamo continuare a lavorare per far ripartire la nostra provincia e tutto il Paese nel segno di un modello di sviluppo più vicino all’interesse dei cittadini”.

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