Alberto Comparini, esponente del Circolo della Garfagnana di Sinistra Ecologia e Libertà e neo-eletto Consigliere Provinciale, interviene sulla riattivazione dell’inceneritore di Catelnuovo decisa dall’assemblea dei soci di Se.Ver.A. spa.

“La scelta di rimettere in funzione l’inceneritore appare quantomeno una strana uscita post elettorale anche alla luce dei precedenti indirizzi contrari espressi dalla conferenza dei sindaci e soprattutto tenendo presente che il piano provinciale dei rifiuti, approvato dal Consiglio Provinciale nel 1999, ne prevedeva la dismissione già entro il 2006.

Ancora più perplessità desta il fatto che si voglia procedere nonostante la contrarietà di alcuni Comuni soci di Se.Ver.A. ed in particolare di Castelnuovo sul cui territorio insiste l’inceneritore. Di fronte alla mutevolezza di tali orientamenti desidero sottolineare con forza come la posizione mia e di SEL non sia cambiata dopo la campagna elettorale.

Siamo nettamente contrari alla riapertura dell’inceneritore e crediamo che l’unica strada percorribile sia quella della raccolta differenziata. Si parla di investimenti  di 3,3 milioni di euro sul forno del vecchio inceneritore, una scelta deleteria e senza prospettive.

Quei soldi andrebbero usati per passare alla raccolta “porta a porta”, un sistema che permetterebbe di difendere e incrementare i posti di lavoro, di tutelare la salute degli abitanti della Garfagnana e salvaguardare l’immagine della nostra valle rispondendo all’impegno delle tante associazioni che credono in uno sviluppo legato al turismo e ai prodotti tipici di qualità.

Ci opporremo con forza alla decisione di Se.Ver.A. ritenendola l’ennesima brutta notizia che si abbatte su un territorio già pesantemente colpito da crisi economica e indebolimento strutturale della sanità.”

Alberto Comparini, Consigliere provinciale – Circolo SEL Garfagnana