Molti cittadini si rivolgono agli sportelli “PuntoInsieme”

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Sono già molti i cittadini che in queste prime settimane di attività si sono rivolti ad uno degli sportelli “PuntoInsieme”, distribuiti in maniera capillare sul territorio dell’Azienda USL 2.Si tratta di sportelli di prima accoglienza e ascolto creati dalla Regione Toscana e rivolti in particolare alle persone che hanno in famiglia un anziano
non autosufficiente e non sanno come gestire la situazione.
La creazione di questa rete di servizi è frutto dell’impegno dell’Azienda USL 2 e della Conferenza dei Sindaci in particolare tramite il lavoro delle due articolazioni zonali e di tutti i comuni del territorio.
Queste sono le sedi a cui i cittadini si possono rivolgere.

Zona Piana di Lucca
1. Lucca, Distretto v.le Giusti
2. Lucca, CSS S.Anna
3. Lucca, CSS Lucca centro
4. Lucca, CSS S.Vito
5. Lucca, Servizi Sociali comunali
6. Lucca, Servizio Sociale di Ponte e Moriano
7. Capannori, CSS p. Moro
8. Capannori, CSS Marlia
9. Capannori, CSS S.Leonardo in Treponzio
10. Montecarlo, Servizi Sociali comunali
11. Montecarlo, CSS Turchetto
12. Altopascio, Servizi Sociali comunali
13. Villa Basilica, Servizi Sociali comunali
14. Porcari, Servizi Sociali Comunali
15. Pescaglia, Servizi Sociali comunali

Zona Valle del Serchio
1. Comune di Bagni di Lucca;
2. Comune di Barga;
3. Comune di Borgo a Mozzano;
4. Sede PUA Castelnuovo Garfagnana;
5. Comune di Coreglia Antelminelli;
6. Centro Socio Sanitario Fornaci di Barga;
7. Centro Socio Sanitario Fornoli;
8. Centro Socio Sanitario Gallicano;
9. Centro Socio Sanitario Piazza al Serchio

Nel territorio dell’Azienda USL 2 di Lucca questi sportelli costituiscono una rete di accoglienza collegata con i 2 Punto Unico di Accesso – Centrale Operativa per l’Assistenza Distrettuale (PUA-COAD).
Gli orari di apertura sono diversificati nelle varie sedi, ma in ogni centro il servizio è assicurato almeno per tre giorni alla settimana.
Ogni “PuntoInsieme” si avvale di operatori dipendenti, in media due per ogni sede, anche con ruoli diversi (sanitario, sociale, amministrativo) individuati presso le varie strutture, che accolgono le domande di segnalazione per persone non autosufficienti attraverso la compilazione di una scheda.
L’obiettivo prioritario è quello di semplificare l’accesso ai servizi dei cittadini, evitando loro viaggi inutili da una struttura all’altra (anche per chi si presenta fuori orario rispetto a quello ufficiale del “PuntoInsieme”).
Allo sportello i cittadini trovano un operatore che riceve la loro segnalazione e compila una scheda con tutti i dettagli sullo stato di salute della persona per la quale si richiede sostegno.
Le richieste vengono poi esaminate dall’ Unità di Valutazione Multidisciplinare (UVM), un gruppo di esperti composto da un medico di distretto, un assistente sociale e un infermiere professionale.
Di volta in volta l’Unità potrà essere integrata dal medico di medicina generale dell’assistito e da specialisti ed operatori della riabilitazione.
Sarà l’UVM a valutare le condizioni di bisogno dell’assistito e a definire un Progetto Assistenziale Personalizzato (PAP), ossia il pacchetto di prestazioni più appropriato in relazione alla sua condizione.
Le prestazioni indicate in questo Progetto vengono effettuate solo con l’assenso dell’assistito o dei suoi familiari. L’inizio del percorso assistenziale più opportuno – assistenza domiciliare, semi-residenziale o residenziale – è garantito entro 30 giorni dalla presentazione della domanda.
Il “PuntoInsieme” è in pratica la porta d’accesso ai percorsi di assistenza collegati alla non autosufficienza per persone ultra 65enni.
L’iniziativa segna infatti l’avvio operativo dei fondi regionali per la non autosufficienza, una serie di ingenti finanziamenti che hanno reso possibile la predisposizione e l’avvio – sia nella zona di Lucca che nella Valle del Serchio – di importanti progetti come quelli legati ai ricoveri temporanei e di sollievo, ai pacchetti assistenziali ad elevata complessità per l’ADI e alla regolarizzazione delle “badanti”.

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