COMMOZIONE E PARTECIPAZIONE ALLA GIORNATA IN RICORDO DI DON PIERO

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Tante celebrazioni nel primo anniversario della morte, con la partecipazione dell’Arcivescovo della Diocesi di Pisa, mons. Giovanni Paolo Benotto –
Una giornata sentita e speciale per tutta la comunità barghigiana, quella del 30 aprile, primo anniversario della morte di Mons. Piero Giannini, proposto di Brga per tanti anni e figura indimenticata che ha caratterizzato la vita barghigiana, non solo a livello religioso.
Una giornata resa ancora più intensa e solenne dalla presenza del nuovo arcivescovo della Diocesi di Pisa, mons. Giovanni Paolo Benotto che proprio in questa occasione ha fatto la sua prima visita ufficiale a Barga, testimoniando così anxhe la sua lunga amicizia con mons. Giannini.
Tutto si è svolto nel pomeriggio con le celebrazioni che si sono aperte presso il conservatorio di Santa Elisabetta dove è stato presentato il libro “Don Piero: un cammino insieme”, che riporta una serie di testimonianze e scritti che confratelli, amici e collaboratori hanno voluto fissare per ricordare la personalità del sacerdote e dell’uomo, della sua attività pastorale, delle opere che ha realizzato nel corso del suo cammino in terra barghigiana.
La stampa è della Tipografia Gasperetti ed è stato realizzato con il contributo della Fondazione Banca del Monte di Lucca e della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
A presentare il volume assieme al proposto di Barga don Stefano Serafini, al sindaco Umberto Sereni ed all’av. Alberto Giovannetti della Fondazione del Conservatorio, è stato in particolare don Lorenzo Baldisseri alla presenza di un folto pubblico tra i quali il fratello di don Piero, Dario e la sorella Patrizia con le loro famiglie.
Nell’occasione il sindaco di Barga ha parlato di don Piero come di colui che con il suo insegnamento ha permesso alla comuntà di vivere nel mistero della resurrezione ed anche nel cammino della fede.
“La sua – ha detto ancora – è stata una testimonianza di bene che ci è, oggi come allora, di esempio”.
Don Baldisseri ha parlato del libro come di una testimonianza importante, che ci presenta un don Piero come padre della grande famiglia delle famiglie, quella della parrocchia, come fratello, come amico dotato di buonsenso, di generosità, di umiltà.
“Don Piero – ha detto ancora – nella sua vita ha preso veramente sul serio l’essere uomo e pastore insieme”.
Ha ricordato inoltre la sua figura come sacerdote che amava il bello e che per questo è stato l’artefice del rinnovamento e del restauro di opere d’arte, chiese e monumenti sia a Barga che in tutte le parrocchie dove ha svolto la sua opera.
Di seguito, l’arcivescovo ha inaugurato presso la chiesa del SS. Crocifisso una mostra che ha proposto una serie di immagini fotografiche relative alla vita di Mons. Giannini nel suo paese natale, Minazzana in Versilia, della sua ordinazione sacerdotale, degli incarichi ecclesiastici con particolare riferimento alla sua attività a Sommocolonia dove ha svolto la missione di Parroco per quindici anni e a quella che successivamente, per ben trentuno anni, ha svolto a Barga come Proposto lasciando segni indelebili non solo della sua attività pastorale, ma anche del suo impegno per mantenere i grandi valori storici, culturali e artistici di cui Barga è dotata.
Il ricordo di don Piero, che oggi come un anno fa vive nei cuori dei barghigiani come ha dimostrato anche la larga partecipazione alle commemorazioni, si è concluso nel Duomo di Barga dove l’arcivescovo Benotto prima ha scoperto la lapide che ricorda l’opera svolta per lunghi anni quale proposto di Barga e poi ha concelebrato con gli altri sacerdoti del Vicariato e con tanti altri amici giunti da tutta la Diocesi, la Santa Messa in memoria dello scomparso Proposto. É seguito poi un concerto vocale dedicato al ricordo di Mons. Piero Giannini ed eseguito dalla Corale del Duomo, diretta da Roberta Popolani.
Il libro presentato a Barga, è ora disponibile dietro libera offerta e il ricavato verrà destinato alle opere di carità che Don Paulo Gahutu svolge nella lontana terra del Rwanda, dove i bisogni della popolazione e in particolare dei bambini superano ogni nostra immaginazione.
La realizazione delle celebrazioni, proposta dall’Arciconfraternita di Misericordia di Barga e dalla Fondazione Conservatorio di Sant’Elisabetta, è seguita da un gruppo di cittadini coordinati dall’attuale Proposto Mons. Stefano Serafini.

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