Ignazio Bascone e lo strano caso di Ettore Majorana nella quarta serata del Tra le Righe di Barga

-

Quarto e penultimo appuntamento del Tra le righe festival letterario domenica sera dove, nell’ormai collaudato “salotto letterario” della Volta dei Menchi protagonista è stato Ignazio Bascone, autore siciliano che ha presentato il suo libro “Tommaso l’omu cani. Amara e miserabile ipotesi sulla scomparsa di Ettore Majorana” (Libridine).
L’autore è stato accolto non solo da una folta platea di spettatori, ma anche dal sindaco Bonini che ha sottolineato il legame tra Barga e Mazara del Vallo grazie a Pietro Caracausi che: “ha fatto conoscere Barga alla Sicilia e a Barga la Sicilia”.
“Tommaso l’omu cani. Amara e miserabile ipotesi sulla scomparsa di Ettore Majorana” racconta una delle soluzioni alla scomparsa del fisico teorico siciliano Ettore Majorana nel 1938. Majorana che operò all’interno del gruppo di fisici noto come i “ragazzi di via Panisperna” divenne professore di Fisica teorica dell’Università di Napoli ma intorno al marzo del 1938 si persero le sue tracce in Sicilia. Tutto avvenne in un periodo difficile della storia Italiana; infatti da lì a poco sarebbero state emanate le leggi raziali e nel giro di due anni l’Italia sarebbe entrata in guerra a fianco della Germania hitleriana. Molte sono state le ipotesi sulla sua scomparsa, dal suicidio alla fuga volontaria verso la Germania o verso l’Argentina.

Il testo di Bascone delinea l’ipotesi che la comparsa di un misterioso barbone, Tommaso Lipari, detto l’omu cani, a Mazara del Vallo in provincia di Trapani sia collegata alla scomparsa del fisico teorico Majorana.
Due fratelli, Filippo e Matteo Aristodemo, alla fine degli anni sessanta, incontrano il barbone. Lipari fa loro intendere di essere Ettore Majorana, il fisico siciliano scomparso al tempo di fascismo. Filippo e Matteo si rendono conto dell’importanza della rivelazione e, consapevoli d’essere venuti a conoscenza della soluzione d’uno dei misteri più inquietanti della seconda guerra mondiale e del dopoguerra, si attivano per ricercare le prove che ne possano dimostrare la veridicità. Entrano a contatto col personaggio Majorana nel tentativo di trovare l’anello che lo lega a Tommaso, la prova scientifica della loro uguaglianza. L’omu cani però non riconfermerà mai le sue affermazioni e la famiglia Majorana alla fine si disinteressa completamente al caso. Destino volle che il barbone di Mazara morì nel 1973 ma vari erano gli elementi che sembravano avvalorare l’ipotesi: il senzatetto aveva eccellenti doti matematiche e fisiche e aiutava i ragazzi del paese a risolvere i compiti scolastici; aveva un bastone con incisa la data di nascita di Ettore Majorana, 5 agosto 1906, e una cicatrice sulla mano, proprio come quella del fisico. Il caso venne riaperto nel 1988 dall’allora procuratore di Marsala, Paolo Borsellino che, grazie ad un confronto calligrafico, smentì l’ipotesi.
Incalzato dalle domande del solito Andrea Giannasi, factotum del festival, Ignazio Bascone ha raccontato fatti legati alla vicenda di Tommaso Lipari e all’inchiesta aperta da Borsellino che lui stesso ha studiato per scrivere il suo testo.
L’incontro si è chiuso con la proiezione del cortometraggio dello stesso Bascone con Anthony Li Causi regia Bibi Bianca (2003) dal titolo “Tommaso l’omu cani” e con la miriade di domande fate dai lettori su questo affascinante caso italiano.
Stasera quinta ed ultima serata per il festival letterario, dedicata alla conoscenza tra libri, miele, prodotti tipici del territorio, in collaborazione con Slow Food Garfagnana e Valle del Serchio.
Verrà presentato “Guida alla Saggezza. Atlantide dei luoghi della lucchesia” un saggio, con prefazione di Vincenzo Pardini, che racconta un territorio passando attraverso le storie di Giacomo Puccini, Giovanni Pascoli, Ludovico Ariosto, Mario Tobino, Pietro da Talada, Ilaria del Carretto, le donne della Resistenza, i pescatori liberi di Viareggio.
Tra gli autori Sara Moscardini, Simonetta Simonetti, Normanna Albertini, Bruno Giannoni e Monica Dini.
Sarà poi la volta di Ivo Poli che presenterà il suo ultimo lavoro sugli erbi buoni.
Francesca Buonagurelli dell’agriturismo “Il benefizio” presenterà i mieli della valle del Serchio. Un viaggio tra i sapori di una terra.
Durante la serata verrà presentata anche l’antologia curata da Marco Vichi dal titolo “Scritto nella memoria” (Guanda) con un racconto – “Vecchi scarponi” – di Vincenzo Pardini. Tra gli autori oltre a Vichi anche Dacia Maraini.

Tag: , ,

Lascia per primo un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.