Fornaci di Barga a Gavinana nel nome del poeta Geri

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Gavinana (Pt), in una stupenda mattina di Primavera, venerdì 15 aprile , ha accolto la Scuola Primaria di Fornaci di Barga per l’inaugurazione della targa in memoria del suo Poeta, Giuseppe Geri, comunemente conosciuto come Geri di Gavinana (Gavinana 1889-Coreglia 1975).

La giornata, organizzata dall’Associazione Domenico Achilli e mirata a rendere omaggio al Poeta, nel frattempo ha dato il via a una sorta di gemellaggio tra i due paesi che hanno ospitato Geri, Fornaci di Barga e la stessa Gavinana, suggellata con la presenza, oltre che delle rispettive scuole primarie De Amicis e Anna Frank di Maresca, di personalità della vita associativa e politica dei due paesi.

Per Barga era presente Lorenzo Tonini e la maestra Sabrina Giannotti, questa nel doppio ruolo di rappresentante del Comune di Barga nelle veci del sindaco Marco Bonini e come educatrice con tanto di scolaresca assieme alla collega Giuliana Nardini; oltre a loro, Flavio Michi, Pier Giuliano Cecchi e il “mentore” di Geri, Milvio Sainati con sua moglie.

Milvio Sainati, profondo conoscitore di Geri e per questo “mentore” nel senso di consigliere fidato di tutta l’iniziativa, per chi ancora non lo sapesse, ma è difficile provarne il contrario, è anche il primo estimatore dell’opera poetica dello stesso Geri in tutto il Comune di Barga e oltre. Alla memoria del Poeta ha dedicato, infatti, molto delle sue energie, buon ultima l’emozionante serata fornacina del 29 gennaio c.a., che si tenne alla sede dell’Associazione Culturale “Gli Incartati” che è presso la stazione del paese.

Per quest’ultima iniziativa di Gavinana si è speso ancora con grande generosità, predisponendo diverse cose per rendere maggiormente efficace la giornata, tra cui una cartolina che raffigura il Poeta in vari momenti della sua vita e di ciò che è stato fatto in sua memoria a Fornaci di Barga, nel cui retro spicca una poesia dedicata “Ai miei gavinanesi”, con tanto di francobollo ideato proprio da Sainati. Il simbolico bollo postale raffigura Francesco Ferrucci, icona del paese e il suo poeta Geri.

A questo punto, prima di andare avanti nel descrivere la giornata in onore di Geri, credo sia opportuno spendere due parole per il gran capitano Francesco Ferrucci, che sta nel mezzo della piazza del paese in sella al suo destriero con la spada in alto in segno di comando. Il destriero, ossia il cavallo da battaglia, lo vediamo poggiare sul piedistallo del monumento su due zampe, segno simbolico indicante che il personaggio morì in battaglia, nel caso proprio a Gavinana per mano del vile Maramaldo, nel momento in cui, già mortalmente ferito, stava apprestandosi a rendere l’anima a Dio. Questo avvenne mentre con il suo esercito stava recandosi alla difesa dell’ultima repubblica in tutto italiana, quella di Firenze, assediata dagli imperiali di Carlo V e per questo icona non solo del paese ma di tutta l’Italia, tanto da essere il suo nome e le sue gesta inserite nell’Inno di Mameli, oggi d’Italia.

Chiusa questa doverosa parentesi patriottica, possiamo passare a elencare chi di Gavinana era presente alla giornata. Prime fra tutte citiamo le maestre della primaria Anna Frank di Maresca, Paola Paglialonga, Marzia Vivarelli e le loro classi, poi i rappresentanti, l’Associazione Domenico Achilli e l’Assessore alla Cultura del Comune di San Marcello Pistoiese dott.ssa Alice Sobrero.

Prima dell’inaugurazione della targa al poeta Geri, c’è stata la visita allo storico organo accolto nella Pieve di Santa Maria Assunta; uno strumento eccezionale costruito dagli Agati e donato nel 1811 alla popolazione di Gavinana dal concittadino Domenico Achilli, questi avendolo acquistato dall’ex convento di San Lorenzo a Pistoia.

Ad attendere i visitatori, oltre i responsabili, l’Associazione Achilli, tra cui il presidente Fabrizio Morganti, la prof.ssa di musica Monica Nesti, che dopo aver spiegato, guidato le scolaresche e gli altri ospiti alla visita dello strumento, ha poi intrattenuto tutti a udirne il suono, veramente singolare e bello.

La visita all’organo, nel paese che ricorda Francesco Ferrucci, non poteva finire se non con l’Inno d’Italia, cantato e bissato da tutti in chiesa con l’accompagnamento dell’organo, che tra i suoi suoni ha anche i tamburi, tipici del nostro e stesso Inno.

Dopo questo primo momento culturale tutti si sono recati alla Piazza della Fontana, dove si sarebbe tenuto il momento dedicato al Poeta, con lo scoprimento della targa che accoglie una sua poesia, quella dedicata al suo paese:

“A Gavinana

Più che lo guardo e più mi sembra bello

Il Paesetto mio:

e degno d’un pennello.

Di esser cantato con gentil desio.

La tua pace montana

Mi tocca il cuor, diletta Gavinana …”

Qui ha preso la parola, la rappresentante del Comune di San Marcello Alice Sobrero, che ha colto l’occasione per far vedere la scritta di marmo su cui è scritto “Via del Poeta” e che sarà posta su una strada di Gavinana, poi Sabrina Giannotti del Comune di Barga. Dopo di loro ha portato il suo saluto anche Lorenzo Tonini e il dirigente dell’Istituto Comprensivo di San Marcello prof. Marcello Rai, cui ha fatto seguito la benedizione della targa per mano del parroco don Bonaventura Sambau. A seguire è stata la volta anche di Milvio Sainati che ha presentato le varie iniziative attuate per onorare il Poeta, tra cui la ricordata cartolina offerta a tutti i presenti, unitamente a ciò i due libri, “80 anni di Poesia” e la ristampa di “Fiori di Bosco”, invitando poi la Scuola Primaria di Fornaci a mostrare le magliette su cui fa bella mostra di se la stampa del volto del Poeta. Molto espressiva la recita di poesie di Geri attuata dai bambini di entrambe le scuole. Infine la salita alla piazza Achilli, dove c’è la casa in cui nacque nel lontano 1889 Giuseppe Geri.

Come ogni festa degna di tale nome non poteva mancare l’appuntamento con la tavola tra la viva allegria dei bambini e il successivo arrivederci a Fornaci di Barga, dove in maggio ci sarà l’altro appuntamento, il ritorno dell’omaggio al Poeta, che nel suo nome e in qualche misura, segnerà l’avvenuto gemellaggio tra i due paesi.

Pier Giuliano Cecchi

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