Ai domiciliari l’ex vicepresidente della Conte of Florence

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LUCCA – Per accedere al concordato e poi poter rivendere l’azienda avrebbe garantito con un assegno falso la ricapitalizzazione di uno storico marchio di abbigliamento: con questa accusa le fiamme gialle hanno arrestato Antonino Pane, 65 anni, già vice presidente della Conte of Florence Distribution di Altopascio.

L’obiettivo – grazie all’acquisto delle quote da parte di una societa’ cinese e la rappresentazione di attività inesistenti per 10 milioni di euro – era quello di arrivare all’ammissione al concordato preventivo, ottenendo così un’impresa con margini di recupero e titolare (una volta che questo fosse rientrato) di un celebre marchio: una azienda con un piano concordatario approvato quindi pronta per essere rivenduta. Le indagini, eseguite nei confronti di quattro soggetti a vario titolo responsabili di reati fallimentari, truffa aggravata e ricettazione, hanno riguardato la procedura di concordato preventivo in continuità aziendale cui era soggetta la Conte of Florence distribution SpA, che era stata in passato titolare del celebre marchio di moda “Conte of Florence”. Nel maggio 2018 era intervenuta la cessione dell’intero capitale sociale ad una società con sede legale ad Honk Kong la quale, con l’impegno di immettere ulteriori risorse avrebbe ottenuto la retrocessione del marchio dalla società che ne era all’epoca proprietaria. Contestualmente all’acquisto delle quote, faceva ingresso nel Consiglio di Amministrazione, tra gli altri, Antonino Pane, consulente della predetta società di Honk Kong, il quale garantiva l’intera operazione di ricapitalizzazione e finanziamento soci con il deposito di un assegno di 10 milioni di euro, all’ordine del concordato preventivo, ed apparentemente emesso da una filiale berlinese della Commerzbank.
Le indagini avrebbero invece dimostrato che il titolo di credito era falso . Nel giugno 2018 il sequestro delle quote sociali della Conte of Florence Distribution SpA, aveva scongiurato questo pericolo.
La spA è fallita proprio la scorsa estate ma da gennaio è riuscita a tornare in possesso del suo storico marchio: attualmente e’ in esercizio provvisorio finalizzato ad un completo rilancio dell’attività .
Una operazione delicata con la quale la Guardia di Finanza ha operato salvaguardando comunque i livelli occupazionali e l’imprenditoria che opera nel rispetto delle regole.

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