La Bionda, la Bruna e il Diamante – 1^ puntata

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Piero De Franceschi, chiamato Pierre dagli amici per via degli studi alla Sorbona di Parigi, è un affascinante quarantenne romano. Di bell’aspetto, dal fisico asciutto e alto oltre il metro e ottanta, ha capelli folti e lisci, con ciuffi orientati in diverse direzioni, che gli conferiscono un’aria da simpatica canaglia. Quando indossa un robusto paio di occhiali vintage dalle lenti spesse, diventa ciò che è, un aristocratico astigmatico. Nobile decaduto, vive fra Roma e la campagna Toscana, nel rispetto delle regole del savoir vivre. Flemmatico e parsimonioso, sprizza signorilità da tutti i pori. Ironico e un po’ caustico, Pierre si lascia andare raramente; avendo ricevuto un’educazione rigida, tende a far buon viso e cattivo gioco, mostrando tolleranza e comprensione nei confronti di persone e situazioni. E’ raro che perda la pazienza, i suoi motti sono che le cose si risolvono da sole e che domani è un altro giorno e si vedrà.

Del grande patrimonio di famiglia non gli restano che il vetusto appartamento dei suoi avi, dove vive, e una dimora ottocentesca nell’Aretino, abitata dalla mamma Oliva e dalla zia Mimosa, due nobildonne di campagna che Pierre raggiunge quando vuole essere coccolato.

Pierre lavora in un’Enoteca romana, assecondando la sua passione per il cibo, il vino e il vivere slow. Più che di un lavoro si tratta di un’occupazione che gli dà da vivere. Esperto conoscitore di etichette, cura soprattutto i grandi clienti, affascinati dal suo modo di fare, a cui vende costose bottiglie da collezione. Intrattenitore perfetto, Pierre parla tre lingue, riuscendo a decantare le doti di un vino in inglese, francese e russo. Ed è in questi momenti che incanta i proprietari   dell’enoteca, i Fratelli Commissi, in passato distributori di vino sfuso del quartiere e fornitori storici della sua famiglia. Ma le cose cambiano e quelli che scaricavano le damigiane nell’androne del Palazzo De Franceschi, sono diventati i datori di lavoro dell’ultimo rampollo della casata. Pierre sa come va la vita ed accetta senza aversene a male, l’offerta dei due Fratelli che, grazie ai suoi consigli, sono riusciti a trasformare una rivendita qualsiasi una rinomata enoteca.

Pierre è sempre alla ricerca della donna ideale. La sua donna ideale deve avere determinate caratteristiche, che annota scrupolosamente su un taccuino dopo ogni incontro. Il punteggio finale è la sommatoria di quattro punteggi attribuiti per: Tipologia Fisica, Livello Culturale, Indipendenza Finanziaria, Varie ed Eventuali. Al di là di tutto, Pierre preferisce le bionde sinuose, alle quali però non sconta il difetto più grande: l’indifferenza per la buona tavola. E, a proposito di questo, il test si svolge in un ristorante importante, dove Pierre mette alla prova l’ignara invitata, prestando attenzione a cosa sceglie dal menù e dalla carta dei vini. Se la donna è astemia, il corteggiamento finisce lì. Se pensa solo alla dieta, anche. Se si abbuffa, dimostrando di non distinguere il buon cibo da quello dozzinale, viene scartata all’istante. Insomma, davvero difficile accontentare Pierre e, fino ad ora, la donna giusta non si è ancora presentata.

Ma se per Pierre il gentil sesso è importante, l’amicizia lo è ancora di più. E’ legato da molti anni a due cari amici, con cui condivide l’amore per la natura, il vino e il buon cibo: Claudio, di estrazione borghese, figlio del notaio di suo padre, e Arianna, figlia dei fiori e sua compagna del

primo anno di università.

Claudio è poco più giovane di Pierre ed è un architetto green della Roma bene; si occupa di progettazione vegetale, lavorando per cittadini moderni dallo stile verde ed ecologico. E’ sposato con Elena, un’informatica impiegata presso il Tribunale, ed è padre di Matteo, un bimbo di 8 anni che sa maneggiare il computer meglio di lui. Claudio punta tutto sul lavoro, mettendo in coda la sua vita familiare.

Arianna è una single dal carattere indipendente, proprietaria di un chiosco di fiori nel centro di Roma; ogni mercoledì mattina va al mercato con Pierre a comprare verdure biologiche per i suoi pasti vegetariani. Arianna pensa che la libertà sia tutto, e lascia da parte le storie d’amore che in qualche modo potrebbero comprometterla.

 

*(Brunella Ponzo con questo racconto ha partecipato al premio Solinas. Di Ponzo ora si trova in vendita l’e-book (2.99 euro) “Lo strano caso di Albert Donà”).

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