Archi della Ripa, a breve la partenza dei lavori

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Tempi brevissimi, questione di arrivare massimo a  marzo,  per l’avvio dei lavori per il rifacimento e la sistemazione degli archi della Ripa, seriamente danneggiati dal maltempo nel gennaio 2014, con il distaccamento di un grosso masso che distrusse due delle arcate di un monumento simbolo per tutta la comunità barghigiana.

In Comune a Barga stamattina la presentazione dell’intervento che alla fine costerà un milione di euro, finanziato dalla Regione Toscana nell’ambito dei bandi per la difesa del suolo.

Era un recupero atteso da tutta la comunità e per questo tanta è stata la soddisfazione espressa dal sindaco di Barga, Marco Bonini, alla presenza tra gli altri del senatore Andrea Marcucci, che ha elogiato anche il lavoro progettuale ed organizzativo delle amministrazioni comunali della Valle del Serchio, ome quella di Barga,  senza il cui impegno preventivo non sarebbe stato possibile lavorare: “Per noi esponenti diretti del Governo o per altre istituzioni come la Regione – ha detto –  per ottenere molti dei finanziamenti governativi e regionali di cui si è avuto notizia anche nelle settimane scorse. In questo caso immediata è stata la disponibilità di una progettazione accurata che ha permesso di muoversi in tempi rapidui e di cogliere al volo l’opportunità”

Alla presentazione anche il sovrintendente Luigi Ficacci che ha rimarcato l’importanza di una rinnovata attenzione (vedi progetto Bellezza, Rocche fortificazioni ed i bandi città murate ed anche per la difesa del suolo come in questo caso) verso realtà periferiche come la Valle del Serchio per la salvaguardia ed il recupero di un importante patrimonio storico ed architettonico.

Parole di apprezzamento sono state anche espresse per il recupero degli archi della Ripa e per la loro messa in sicurezza che alla fine, ha detto, permetterà anche il recupero della forte valenza estetica per il centro storico di un’opera degli anni ’30 voluta anche per incastonare la rupe di Barga. Proprio la visione dell’antico castello sottolineato dagli archi della Ripa, rappresenta una delle immagini più viste e conosciute di Barga nel mondo.

L’intervento è stato poi illustrato dagli ingeneri Marco Ceccarelli e Alessandro Donnini quest’ultimo per il comune di Barga che ha curato il progetto definitivo. L’opera vedrà la ricostruzione delle due arcate distrutte ed anche la messa in sicurezza della rupe, soprattutto della aree a maggiore rischio di frana e distaccamento sia attraverso un sistema di “chiodatura” delle aree più sensibili che con il posizionamento ad hoc di piante specifiche. Massima attenzione sarà dedicato anche al recupero delle acque meteoriche, principali responsabili negli anni passati dei danni alla rupe su cui sorge a Barga, a causa della conformazione sedimentosa del terreno.

A settimane, come detto, l’avvio dei complicati lavori  che dovranno essere realizzati in una zona con particolari difficoltà di accesso e di intervento. L’opera dovrà comunque essere conclusa entro il 2018.

Commenti

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  1. Va bene anche queste cose ma la montagna chi ci pensa specialmente ora che viene inverno e i fondi stradali sono tutti abbandonati come ci avete sempre abbandonato pensate anche alla montagna

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