Osteria d’italia. Si presenta la guida Slow Food

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Chiocciole, bottiglie, formaggi, annaffiatoi, chiavi, ecc. Simboli noti ai simpatizzanti del mondo Slow Food e a tutti i (moltissimi) lettori della Guida Osterie d’Italia, che sarà presentata, per la prima volta in Toscana, a Lucca lunedì 13 novembre alle ore 18.00 nella Sala dell’Affresco, Complesso di San Micheletto.

A parlarne saranno Raffaella Grana, presidente Slow Food Toscana, Marco Bolasco, curatore della Guida Osterie d’Italia, Gian Marco Mazzanti, coordinatore della Guida Osterie d’Italia per la regione Toscana. Coordina Paolo Pellegrini, giornalista La Nazione, Firenze.

“Certamente da tempo i costumi alimentari e sociali, in Toscana, come del resto in tutta Italia, sono cambiati e l’osteria classica, intesa come locale di mescita di vino e somministrazione di cibi tipici locali, appartiene più al passato che al presente” commenta Gianmarco Mazzanti curatore dalla guida per la regione Toscana. “Eppure, e questa guida ne è la testimonianza, in Toscana esistono piacevoli luoghi di convivialità che dell’osteria tradizionale hanno conservato alcuni importanti aspetti: ospitalità calda e generosa, servizio familiare, cucina di territorio, offerta di vino, prezzo contenuto. E’ un mondo semi-sommerso.. .un ambito quasi inesplorato della ristorazione che poco o nulla compare sulle “guide illustri”. Una ristorazione comunque di qualità che non dimentica le radici locali e che, in molti casi, ripropongono lo spirito delle vecchie osterie, con attenzione alle materie prime, il vino, i formaggi”.

Si parla di lettori, dunque, perché è ambizione della guida (come della altre guide dedicate ai vini e all’olio) raccontare le Osterie, ma anche i cuochi, i prodotti, le stagioni e le atmosfere che passano per le osterie e che dalle osterie ripartono con un messaggio importante di cultura del cibo.
Forse proprio per questo la “Guida alle osterie d’Italia” è una delle più amate e consultate, perché fa del cibo un racconto, del pranzo al ristorante un’esperienza del territorio.

1616 locali per altrettante pagine dove la Toscana, come tradizione, fa la sua splendida figura ai primi posti, quest’anno, insieme al Veneto.

143 locali in Toscana di cui 26 si possono “fregiare” dell’ambita chiocciola, riconoscimento all’impegno non solo in cucina ma anche nella scelta dei prodotti, nell’organizzazione del lavoro, nell’ospitalità.

Sulle tavole delle Osterie recensite, dove non solo la cura dei piatti e la scelta degli ingredienti sono importanti, ma anche la loro relazione con il territorio, il rispetto dell’ambiente e del lavoro si concretizza in pieno nel motto dell’associazione, e tutto senza intaccare gli ottimi sapori e il piacere della convivialità che da sempre l’associazione difende insieme al principio che un cibo “buono pulito e giusto” è un diritto per tutti.

Trattandosi di guida alle Osterie, non si poteva che finire con una cena a buffet realizzata dagli “Osti” lucchesi dei locali recensiti nella guida (Il Mecenate, i Diavoletti, Osteria da mi pà) presso Il ristorante Mecenate, in via del Fosso, 94, Lucca.

(per prenotazioni, Stefano tel. 0583 511861)

Il ricavato della serata verrà devoluto al progetto Menu for change scegli il cibo per cambiare il clima: https://donate.slowfood.com/it/menu-for-change/

osterie d’Italia su Slow Food editore

FB/Slow Food Toscana

www.slowfoodtoscana.it

 

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