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A Varliano si rinnova la tradizione infinita del Canto del Maggio
Il grande prato di Varliano, lungo la strada che conduce al Passo dei Carpinelli e al maestoso Monte Argegna, rappresenta per il Maggio quello che Wimbledon è per il tennis, il Maracanà per il calcio, il cacio sui maccheroni etc etc etc. Nello stupendo bosco di castagni secolari di Varliano si è rinnovato dopo diversi anni di silenzio, lo spettacolo del maggio garfagnino. Grazie all'impegno di alcuni maggianti ultimi portatori dell'antica tradizione, coordinati da Piergiorgio Lenzi e sulla spinta del Museo Italiano dell'Immaginario Folklorico, l'operazione è riuscita. Romolo e Remo sulla base del testo di Giuliano Grandini rivisto per l'occasione da Piergiorgi Lenzi, è andato in scena. C'era un pubblico numeroso e vario con una bella partecipazione di giovani; peccato per la pioggia che ha obbligato a terminare il canto presso il circolo di Giuncugnano. L'organizzazione attenta è stata dell'Associazione "Il Giunco" che ha curato tutte le fasi compresa la merenda finale allietata anche dai canti dei presenti e in…
Careggine in… festa con la Festa…delle Apuane tra musica, giochi e sport
Dopo lo stop forzato a causa della pandemia torna a Careggine la festa dedicata alle Apuane che fanno da sfondo all’antico borgo, il capoluogo di comune più alto della Toscana. Infatti nei giorni di sabato 20 e domenica 21 agosto a Careggine torna la bella e tradizionale manifestazione che unisce eventi ed ottima gastronomia. La giornata di sabato 20 si aprirà con un convegno dedicato alle aree interne e alla montagna. A seguire nel centro storico del paese le olimpiadi per bambini e nel pomeriggio il tanto atteso “palio del formaggio” che vedrà contrapporsi i tre rioni del paese rappresentati nella gara di tiro del formaggio con 6 tra i più forti tiratori nazionali: due per ogni rione. Poi nel centro storico la cena con gli streghi lungo un piacevole percorso gastronomico al termine del quale ci sarà una processione propiziatoria o forse è meglio dire un “rito protettivo” ma utile per scacciare il terribile “macconeccio”. Domenica 21 invece la…
Tornano con successo le sagre in Garfagnana; quella delle Crisciolette fa 51
Dopo 3 anni ritornano in Garfagnana tante sagre che da sempre caratterizzano le estati in valle del Serchio. Tra queste, forse la regina è la sagra delle Crisciolette, giunta quest’anno alla 51esima edizione; infatti nel 2019 la comunità di Cascio festeggiò mezzo secolo di storia…poi la lunga pausa fino ad oggi. La sagra delle Crisciolette si sviluppa in sei serate distribuite e in due weekend a cavallo tra luglio ed agosto. In passato era un’occasione di avvicinamento alla festa del patrono San Lorenzo il 10 Agosto. Come le altre sagre, dopo anni di onorata carriera, questo evento adesso si trova di fronte ad una situazione completamente nuova: c’era da capire come la ripartenza sarebbe stata, rispetto al passato, dal punto di vista della presenza dei visitatori. Si può dire che Cascio ha superato il primo esame: in tanti sono arrivati per la serata d’apertura il 29 luglio per mangiare le bontà di cascio con in testa ovviamente le Crisciolette…
Grande festa a Barga per la battitura del grano in Gragno
In questi mesi a causa della Guerra in Ucraina si è tornato a parlare di grano e del suo approvvigionamento e a molti è tornata anche la voglia di seminare un appezzamento di terra come accadeva nel passato. Una volta, chiunque avesse un pezzo di terra da coltivare era indispensabile che tra le varie culture non mancasse mai quella del grano. Questa voglia però non è mai mancata alla famiglia Marchetti e ai suoi amici che in questi anni hanno sempre coltivato grano per fabbisogno famigliare. La famiglia Marchetti ha la fortuna di vivere in un luogo stupendo: ci troviamo a Barga e questa è la zona di Gragno dove lavorare la terra oggi come ieri è sempre stato un privilegio ed una tradizione in quanto qui si trovano appezzamenti di terra in piano, perfetti per l’agricoltura. Qui ogni anno, da sempre, si celebra la battitura del grano come un grande evento: arrivano amici, parenti e altri agricoltori proprio…
Torna a bruciare alto il fuoco della Baldoria di Cerreto
BORGO A MOZZANO – Il rito del fuoco che brucia il vecchio per fare posto al nuovo. E’ forse questo in sintesi il significato della “ baldoria” che si svolge ogni anno a Cerreto di Borgo a Mozzano. E se il fuoco sarà potente anche la prossima stagione agraria sarà generosa. Il rito è antico e si rinnova da oltre 4 secoli ed è collegato alla festività della Madonna del Buonconsiglio festeggiata a Cerreto nel secondo sabato dopo Pasqua in Albis. Anche in questi due anni di pandemia i componenti non hanno mai smesso di celebrare questo rito magari in forma ridotta ma non hanno mai mollato. Quest’anno invece hanno allestito e acceso un falò di discrete dimensioni realizzato tra l’altro con gli scarti dell’agricoltura. All’accensione del falò, curata da un gruppo di giovanissimi cerretini e dal primo cittadino di Borgo a Mozzano Patrizio Andreuccetti, ha assistito davvero tanta gente ben oltre le aspettative del comitato. Archiviamo questo servizio con…
Grande successo ed emozione alla Processione dei Crocioni
Non senza emozione da parte di tutta la comunità, dopo due anni di assenza forzata, causa pandemia, è ritornata finalmente a Castiglione Garfagnana la “Processione dei Crocioni”, un rito la cui memoria si perde nella notte dei tempi. Nessuno è mai stato realmente in grado di stabilire storicamente a quando risale questa antica manifestazione religiosa che si compie il Giovedì Santo e che nel passato prevedeva addirittura due processioni. In epoca moderna la processione parte dopo la Santa Messa celebrata da Don Giovanni Grassi all’interno della Chiesa di San Michele ed è caratterizzata dalla presenza di una persona che porta la croce impersonando (ovvero ricordandoci ) Gesù Cristo. Nessuno conosce l’identità di questo uomo se non coloro che lo aiutano a vestirsi; una volta tradito dall’abbraccio di Giuda percorre un giro completo del paese, scalzo, con le catene ai piedi e la croce sulla spalla ricordando a tutti il percorso di Gesù verso il Monte Calvario. Forse, per questo atteso…
Bruciano i natalecci quasi a spazzar via il nefasto 2020
Come non era mai stato prima e come…si spera non sarà mai più in futuro. Si consegna idealmente alla storia di una tradizione che si perde nella notte dei tempi, un’edizione davvero straordinaria, incredibile e suggestiva come non mai dei Natalecci di Gorfigliano. Alle 18 della vigilia di Natale la Valle dell’Acqua Bianca è stata illuminata dai fuochi dei tre natalecci di Bagno, Culiceto e Fenale. Troppo forte e viscerale l’amore per questa tradizione perchè i gorfiglianesi potessero mollarla. No, non esiste, covid o non covid, a Gorfigliano non è Natale se non bruciano i Natalecci. Non possiamo citare uno ad uno i ragazzi, prevalentemente giovani, che hanno realizzato le opere in un contesto tanto difficile e assurdo, ma loro lo sanno e il ringraziamento nei loro confronti è doveroso. Un vento forte ha reso ancora più complicato il momento dell’accensione. Il più penalizzato in tal senso è stato senza dubbio il rione Culiceto che si trova sulla sporgenza…
- 1 di Redazione
La ricetta (e la tradizione) della “befana barghigiana”
BARGA – In questi giorni in cui abbiamo preparato e fatto uscire il consueto numero speciale natalizio, ci sono capitati tra le mani scritti pubblicati nelle edizioni dello speciale natalizio che realizziamo ormai dal lontano 1991. In alcuni numeri si trovano spunti di ricette e piatti della tradizionale natalizia barghigiana e di certo una delle tradizionali ricette natalizie barghigiana è quella della befana di Barga, il biscotto tipico della nostra tradizione natalizia. Questi sono già i giorni della “befana”; in molte famiglie è già iniziata la lavorazione anche se il periodo consueto della befana di Barga sarebbe prima della vigilia. Si tratta di una ricetta che si tramanda nelle famiglie barghigiane di generazione in generazione e la cui origine si perde nelle nebbie di tempi lontani. Il bello (ed il brutto) è che non esistono particolari cenni storici sull’origine della “Befana di Barga”. Si sa come è, come si fa, quanto è buona, ma non a quando risale questa tradizione. Castelvecchio…
Si rinnova l’antico rito della battitura delle castagne
Fine novembre – primi dicembre. Tempo di battitura per le castagne. Un rito antico e sempre nuovo che ritorna in Valle del Serchio e che prosegue il cammino per arrivare alla farina dolce, alla farina di castagne, base di tante specialità della tradizione. Ci troviamo a Valdivaiana, amena località nella montagna barghigiana in una zona da sempre vocata alla coltivazione e alla raccolta delle castagne e qui siamo nei pressi del metato di Giovanni Giovannetti. Dopo oltre 40 giorni di essiccazione e affumicatura le castagne sono state battute in modo da essere poi portate al mulino per la macinatura. Per svolgere al meglio questo lavoro si adopera ancora oggi, come nel secolo scorso una macchina di molti decenni orsono ma c’è bisogno anche di tanto lavoro. Come ci conferma Giovanni, da tutti conosciuto come Giovannino, l’annata di raccolta non è stata delle migliori, ma nonostante tutto , visto il risultato ottenuto con la battitura, le castagne si presentano molto…
- 2 di Maria Elena Caproni
Io sto con la Befana
Nota per il lettore: questa riflessione è del tutto di parte ed ispirata da sentimenti di nostalgia e pensieri paranoici. Certi spunti sono sicuramente esagerati, ma probabilmente li troverete condivisibili. Vi invito inoltre a prestare attenzione: questo testo contiene verità che potrebbero risultare sconcertanti Adesso che mi trovo a crescere una piccola tabula rasa dovendo tener conto delle sue naturali inclinazioni (e con questo tengo buoni sia gli innatisti che i cognitivisti) mi trovo sempre più spesso di fronte a questioni mai valutate prima. Come che parte tenere tra Babbo Natale e la Befana. È una questione non facile, giacché i due buoni portatori di doni rappresentano, nella mia testa, lo scontro tra consumismo e tradizione che, dalle nostre parti, si sa, è sempre parca e quindi anticonsumista. E, parteggiando per la Befana, mi trovo a combattere una lotta impari. Le legioni di babbo Natale sono infatti numerose, ben organizzate e sempre presenti mentre la Befana, ne converrete, bisogna andarla…
Un bel video della Befana a Barga nel 1987
Con un bel video che risale al 1987, girato all’interno del Bar Onesti, il Goshin-Do Barga Karate, nella sua pagina Facebook, ci fa rivivere la nostra tradizione della befana, quella dei canti di questua, in versione vintage. Vi si vedono tanti bambini oggi uomini e donne ed anche alcune persone che non ci sono più come l’indimenticabile Santino Cassettari. Era proprio lui in quegli anni il principale organizzatore di questo gruppo musicale della Befana che era molto noto ed apprezzato il giorno della vigilia e contribuiva non poco a portare avanti la bella tradizione dei gruppi mascherati. Grazie alla figlia Loriana quei filmati arrivano oggi a noi, pubblicati ogni anno sulla pagina Facebook dell’associazione sportiva di cui è presidente. Un modo per tenere viva la nostra storia e per ricordare come eravamo. Sembra dietro l’angolo il 1987, ma in realtà si tratta di trent’anni fa e questi sono davvero dei bei documenti. Grazie, Loriana e grazie al Goshin-Do Karate. [fbvideo…
Concorso Gli Incartati: la befana più buona è di Manola Marchetti
Una originale quanto simpatica iniziativa quella proposta dagli Incartati di Fornaci per domenica 17 dicembre. Un omaggio ad una delle nostre tradizioni pasticcere più belle, quella del dolce biscotto della befana, quella che si fa solo nel comune di Barga, guarnita di marzapane e decorazioni particolari. Ricetta unica che non si ritrova da nessun altra parte, nemmeno in Valle del Serchio. Gli Incartati, presso i locali del Circolino di Fornaci 2.0 hanno proposto il concorso “La befana vien di giorno…. biscotti tutti in forno”, con la partecipazione di ventuno concorrenti che hanno presentato la loro speciale befana. Le “befane” in concorso sono state giudicate dalla vice sindaco Caterina Campani e da due esperti niente male quali il campione del mondo di sculture vegetali Claudio Menconi ed il noto pasticcere di casa Giordano De Servi. Hanno avuto un bel da fare ad assaggiare ed a giudicare tutte le befane presentate che, bisogna proprio dirlo, avrebbero meritato tutte un premio per quanto…