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- di Ivano Stefani

Le “ferite” della guerra (2). I morti fornacini nel Secondo conflitto mondiale

(Foto-pergamena: Gruppo ricordo militari della Lucchesia – Fornaci di Barga, 1942) – Il freddo e la neve di quel lungo inverno furono tra i peggiori nemici dei soldati schierati sui crinali appenninici ed apuani, specialmente di quelli italiani arruolati nell’esercito della Repubblica Sociale. Anche la popolazione locale viveva nel disagio quotidiano. E non solo per le bombe, pure per l’approvvigionamento alimentare. La Croce Rossa, intorno alla metà di febbraio 1945, inviò – c’era bisogno anche di quello – una grande quantità di scarpe e di indumenti che furono presi in consegna da impiegati comunali presenti a Fornaci di Barga. Fu l’ECA (Ente Comunale di Assistenza) che si incaricò della loro distribuzione alla popolazione più bisognosa. Le famiglie fornacine che ne beneficiarono furono 361. Le recriminazioni, innegabilmente, durante e dopo l’assegnazione furono parecchie… All’epoca presidente di quell’ente era Mons. Lino Lombardi. La conclusione della guerra era ancora lontana, ma finalmente, dopo la metà di aprile, più per il ritiro dei nazi-fascisti…