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- di Maria Elena Caproni

Andar per faggi… secolari e giganti

Non solo la valle della Corsonna ma anche quella dell’Ania ha monumenti verdi e storie da raccontare. Per questo, domenica 17 novembre, una delegazione dell’istituto Storico Lucchese sezione di Barga ha raggiunto l’Alpe di Barga per onorare un impegno preso già l’anno scorso: misurare l’accrescimento dei faggi monumentali che punteggiano la  montagna. Come sempre il capitano della spedizione è stato l’Emilio Lammari, che ha udito cosi tante storie e visitato cosi tanti anfratti da saperne una più dei nostri vecchi; al suo seguito un drappello di fedeli (a maggioranza femminile) che, ormai, non rinuncerebbe per niente al mondo alle uscite con Emilio. L’anno passato l’attenzione fu rivolta ai faggi monumentali che crescono da Capo Corsonna in là. Quest’anno a quelli che guardano il torrente Ania, confine sud del comune di Barga. L’arrivo in loco è avvenuto via Valdivaiana tanto per riempirsi gli occhi dei suoi enormi castagni e poi su, fino al fontino della Vetricia. Da qui, incrociando il sentiero…

- 1 di Redazione

Quel bellissimo bosco di faggi devastato dalle ruspe…. Come è possibile?

Egregio direttore, Sono nato e vivo in Piemonte, nella campagna del basso Monferrato astigiano. Da oltre vent’anni frequento Barga e soprattutto la montagna barghigiana. Le mie sono velocissime incursioni, fine settimana intensi e rigeneranti, ospite di amici impagabili con i quali condivido lunghe camminate nei boschi, intervallate da doverose soste al tavolino durante le quali la convivialità viene nobilitata da appassionate conversazioni sui “massimi sistemi”, mentre la legna di castagno scoppietta nel caminetto. Il bosco è sempre stato uno degli ambienti in cui mi trovo maggiormente a mio agio e non starò ad argomentare sulla sua importanza dal punto di vista della biodiversità ecc. ecc… Boschi ne esistono tanti anche qui in Piemonte, tuttavia, ho sempre nutrito una certa predilezione per il vostro paesaggio, per le atmosfere che vivo e le sensazioni che mi trasmette tutte le volte che ne vengo a contatto. Ciò che ho colto sin dalla prima volta e che ho sempre apprezzato, è l’attaccamento della gente…