Scotland’s Diaspora Tapestry: pronti (e bellissimi) i ricami di Barga

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Tre opere d’arte pronte per entrare a far parte di un grande progetto sono state presentate questa mattina in sala consiliare.

Si tratta dei tre pannelli ricamati dalle donne barghigiane nell’ambio del progetto “Scotland’s Diaspora Tapestry” o più semplicemente, per chi in questi mesi ha seguito l’evolversi della vicenda, il “tapestry” che aspira ad entrare nel Guinness dei primati e nella storia di un Paese.

Per il 2014 la Scozia, nazione che ha alle spalle una lunga storia di emigrazione e che in virtù di questo ha un legame speciale con Barga, sta organizzando l’Home Coming, una serie di iniziative volte a festeggiare il ritorno in patria di chi per piacere o necessità ha lasciato la propria terra per cercare fortuna altrove. Nell’ambito di queste celebrazioni rientra anche il progetto promosso dal Prestongrange art Festival di Edimburgo che ha ideato e progettato la realizzazione di un grandissimo arazzo composto di pannelli fatti da tutte quelle comunità (e non sono poche) che con la Scozia hanno avuto scambi.

Come ormai noto anche Barga è stata invitata a ricamare la storia del legame con la Scozia e, questa mattina, assieme alle ricamatrici che hanno compiuto l’impresa, i tre lavori realizzati sono stati presentati all’Amministrazione Comunale che da subito ha accolto e apprezzato l’iniziativa, anche se poi è stata coordinata da giornaledibarganews.

I barghigiani che si sono distinti in Scozia e i bargo-scozzesi che si sono fatti illustri nel mondo rendendo Barga “the most scottish town in Italy”; coloro che hanno lottato scegliendo la via più umile e si sono infine distinti; chi fu internato o perì sull’Arandora Star per la sola colpa di essere un italiano emigrato sono rappresentati su questi tre pannelli che si aggiungeranno al quarto, già spedito nel dicembre 2011, dove le immagini raccontavano l’arrivo dei primi figurinai e “fish and chips men” barghigiani in Scozia.

A lavorare in questi mesi sulla tela grezza e le lane sottili inviate dagli organizzatori, Roberta Carradini, Stefani Gugliesi e Elena Biagiotti che hanno completato l’immagine di Barga “città più scozzese d’Italia”; Lucia Pieroni, Marta Lanciani e Ornella Bianciardi che hanno lavorato sul pannello raffigurante l’Arandora Star e ancora Ornella e Anna Biondi coordinate da Antonella Martinelli che hanno ricamato coloro che scelsero “the low road”. In quest’ultimo caso è da sottolineare che il lavoro è stato compiuto per conto del comitato di Sommocolonia, dal primo giorno fiero di partecipare ad un progetto che sintetizzasse per immagini la storia dell’emigrazione.

Formalmente perfetti e bellissimi da vedere, i pannelli hanno anche divertito le signore che, barcamenandosi tra impegni familiari e personali, hanno collaborato tra loro per tutto l’inverno e la primavera gestendosi, contattandosi, scambiandosi consigli e gugliate di filo.

Il risultato sono tre splendidi ricami ed un gruppo di donne che hanno fissato su tela e tra le maglie della comunità il senso di amicizia e appartenenza che ci lega al paese oltreoceano. A tutte loro un plauso e infinita riconoscenza. Brave!

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