Infortunio alla Kme, folla a Barga per l’addio a Nicola Corti

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Tutta Barga, racchiusa in un silenzioso e forte dolore ha reso l’ultimo saluto a Nicola Corti l’operaio barghigiano di 50 anni, rimasto vittima di un incidente sul lavoro avvenuto nei giorni scorsi nel reparto Laminatoio di Kme Fornaci

Non un sabato qualunque quello vissuto  nella cittadina dove il solito scorrere della vita del giorni prefestivo e di mercato, non è riuscito a rendere meno greve l’atmosfera cupa, con i volti tristi e con il dolore delle tantissime persone che hanno preso parte al suo funerale, svoltosi all’esterno della chiesa del Sacro Cuore: gente di Barga, amici,  colleghi di lavoro, sindacalisti e  dirigenti della fabbrica di Fornaci. Tutti lì pe l’ultimo omaggio a Nicola, rinchiuso in quella bara sormontata da rose rosse, dalla sciarpa e dai palloncini bianchi e azzurri in ricordo della sua fede calcistica per la Lazio.
Della “Metallurgica” c’era il presidente del gruppo KME Vincenzo Manes, la vicepresidente Diva Moriani, il Direttore Generale Operativo per Sud Europa, Michele Manfredi, il direttore della stabilimento Manuele Fanucci. Nutrita anche la presenza dei sindacalisti di UILM, FIOM e FIM. C’era la sindaca del comune di Barga Caterina Campani, ma soprattutto c’erano i tanti amici barghigiani  di Nicola che si sono ritrovati attorno alla moglie Rachele, alla bimba Giorgia, alla mamma Antonia, che hanno  abbracciato tutti sempre con un sorriso.
Uno striscione lungo la strada riportava la scritta “Ciao Leader”. Scritto dagli amici che con lui negli anni ’80 avevano condiviso la passione per la musica sfociata in due gruppi musicali barghigiani dell’epoca e che così lo chiamavano. Dunque ciao Leader, Ciao Nicola…

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