Storia del Teatro dei Differenti: inizia la terza rinascita. (31)

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Aprendosi l’anno 1974 del Teatro dei Differenti, sempre con l’ottica sul Festival Lirico Opera Barga, avendo capito che ormai le due cose vivono in uno stretto rapporto, ecco che nell’aprile appare su Il Giornale di Barga l’articolo “Vacanze musicali a Barga”, tratto dal quotidiano La Nazione, dove il noto critico musicale Leonardo Pinzauti ne presenta il programma ufficializzato a Firenze presso l’abitazione del console britannico in Italia. (95)

Nell’elenco dei presenti si nota anche il sindaco di Barga Felice Menechini, il console degli Stati Uniti e un regista che lascerà a Barga un ricordo che ancora si tramanda tra chi ha vissuto quegli anni e si tratta di Ruggero Rimini (1947-1976), come leggiamo, scomparso prematuramente. La sua memoria è legata a Barga, al suo Teatro, per aver aperto in quel 1974, cinquantesimo dalla morte di Giacomo Puccini, le manifestazioni di Opera Barga con la prima assoluta della sua opera teatrale scritta per l’occasione, un dramma, “La storia della Butterfly di Puccini”, messa in scena con la compagnia “Il Centro” di Lucca, che conseguì un bel successo anche da parte della critica nazionale. Rimini, inoltre, curò l’apprezzata regia delle due opere di Puccini rappresentate sempre durante il Festival: “Tabarro” e “Gianni Schicchi”, che arrivarono anche al Giglio di Lucca. Nel complesso fu una stagione molto importante per Opera Barga.

Dette queste cose, ancora oggi rilevanti per Barga perché ci ricorda quale fu allora l’impegno per onorare il nostro grande Giacomo Puccini, legato fortemente a noi per quel suo dichiarato amore per la poesia di Giovanni Pascoli: “Un grande Poeta … quello che sento più vicino al mio cuore” (96), ecco che si torna colla barra a dritta al Teatro, a cosa si è fatto per renderlo genericamente migliorato in concomitanza con l’inizio di Opera Barga. Questo lo possiamo apprendere da una cronaca apparsa sul Giornale di Barga, il numero di luglio, dal titolo inequivocabile: “Vistosi miglioramenti al Differenti”. (97)

La cronaca inizia facendo conoscere che il Teatro ha avuto importanti interventi già nel passato 1973, così come si è accennato, consistenti allora nell’ingrandimento della buca d’orchestra per consentire la rappresentazione del “Barbiere di Siviglia” di Rossini. Che cosa fu fatto è presto detto, cioè, per avere lo spazio necessario per ospitare una cinquantina di orchestrali, si escogitò l’idea di fare scorrere la parete a filo del palcoscenico e che delimita il golfo mistico, in pratica, gli stessi orchestrali, ancora oggi se occorresse, possono disporsi anche sotto il palcoscenico. Ovviamente, quest’operazione ebbe il permesso della Soprintendenza di Pisa. Si dice che l’artefice di quest’assoluta novità sia stato l’imprenditore di Castelvecchio Pascoli, Guelfo Marcucci: “Da quando ha preso a cuore le condizioni del vecchio Teatro dei Differenti, si sono immediatamente veduti i risultati”, riuscendo anche nell’impresa di far pitturare la facciata. Ovvio che tutto ciò si attuasse con un prevedibile accordo tra Marcucci, Compadroni e Comune di Barga.

Se questi furono i primi lavori al Teatro attuati l’anno 1973, in questo 1974 ne seguirono altri, forse, ancora più importanti per quanto riguarda il funzionamento ed estetica interna del Teatro. Infatti, la platea fu attrezzata con nuove poltroncine imbottite. I palchi ebbero una nuova tappezzeria e in genere fu migliorato tutto l’impianto d’illuminazione interna. L’ingresso al Teatro, buttando giù una parete, fu allargato a formare una bella sala, inoltre, fu attuata una nuova biglietteria, disposta a destra salendo la prima scala. Infine, fu finalmente tolta l’antiestetica saracinesca che chiudeva il Teatro e sostituita con un portone in massello, finalmente molto più intonato a tutto l’edificio.

Per quanto riguarda la gestione del Teatro apprendiamo che in quest’anno 1974 si parla di una S.p.A. tra l’imprenditore Guelfo Marcucci, Compadroni e Comune di Barga che, terminata l’estate, ora stanno pensando a una grande stagione teatrale che si attuerà tra l’autunno e l’inverno. Il Teatro però ha bisogno di un impianto di riscaldamento che in tempo record è realizzato. La stagione teatrale è veramente degna di citazione, perché vi prendono parte dei nomi nazionali di primo piano, attori di lustro come Arnoldo Foà e Lauretta Masiero, la coppia Tieri e Loiodice, Paolo Paoli, Gianrico Tedeschi, e altri e poi si ebbero anche Carlo Dapporto, Aldo Giuffrè, ecc. In questi anni altri saranno gli spettacoli di prosa che renderanno vivo il Teatro oltre a Opera Barga.

L’anno 1978 vediamo che il Teatro è scelto dalla Regione Toscana per allestirvi la mostra sul recupero dei Centri Storici della regione. Questa mostra, il suo titolo, darà l’avvio a Barga ad appellare quello che sino allora era chiamato il castello, cioè la parte antica di Barga, in Centro Storico. In questa mostra si potevano vedere le piante del Teatro dei Differenti che iniziava a essere posto all’attenzione per un suo restauro omnicomprensivo, perché in quest’anno il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali lo aveva classificato di particolare importanza. Ciò si comunica ufficialmente, tramite la Soprintendenza di Pisa, al presidente il Consiglio d’Amministrazione della Società del Teatro, Signor Guelfo Marcucci. Ovvio che con ciò tornasse d’attualità e con forza, il restauro del Teatro finalizzato a renderlo idoneo per accogliere al suo interno gli spettatori.

Tale cautela nasceva da ciò che già si era presentato tre anni prima, nel 1975, quando il Teatro fu soggetto a un sopralluogo da parte delle competenti autorità, la Prefettura di Lucca tramite la Commissione Provinciale di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo, che per dare allo stesso teatro il suo certificato di sicurezza, prima si dovesse attuare dei notevoli interventi. Con queste note si fa chiaro ciò che avvenne alcuni anni dopo, quando il Teatro, perché gli interventi già attuati, si potrebbe dire tampone, non erano più rispondenti a un minimo di sicurezza, con le nuove e stringenti norme in materia, poi, alla fine dell’anno 1982, fu chiuso.

Si è detto prima che il Comune di Barga fosse parte della S.p.A. che gestisce il teatro, ma nel 1980 ne acquisisce la maggioranza, passaggio necessario per arrivare a un pubblico intervento. Infatti, si pubblica in un articolo che nel marzo di quell’anno il Comune avesse discusso in Consiglio l’acquisto della maggioranza azionaria, la Società Teatro dei Differenti, che fu approvata per la cifra di cinquanta milioni di lire. Questo passaggio, come detto, si era reso indispensabile per poter finalmente intervenire sul “cadente immobile del Teatro dei Differenti”. Si dice che restava ancora un nodo da sciogliere, quello del rapporto tra proprietà pubblica e privata, cioè, i compadroni, però si reputa importante il passo fatto, anche per togliere gli antichi proprietari dal sobbarcarsi altre spese: “Già quanto hanno fatto in questi ultimi anni, era costato notevoli sacrifici e i risultati erano stati piuttosto scarsi, perché gli ostacoli da superare – ostacoli di ogni genere – erano davvero troppi”. Il Consiglio, però, ravvisò che nell’operazione recupero Teatro, perché ritenuto non solo d’interesse comunale, ma di tutta la vita artistica della Valle Serchio, entrasse anche la Comunità Montana Media Valle del Serchio, la Provincia di Lucca e la Regione, affinché non tutti i costi gravino sul Comune. Si chiudeva l’articolo con: Il primo passo è fatto. Avanti. (98)

Nel successivo anno 1980 il Teatro fu scelto per ospitare una sezione delle mostre che si ebbero a Barga nell’anno dei Medici, un progetto culturale molto interessante che investì tutta la Regione Toscana e che qui da noi ebbe per nome “Barga Medicea”. Il nostro Teatro ospitò, tra sala e palcoscenico, diverse cose illustranti con immagini e scritti momenti della vita di alcuni personaggi barghigiani vissuti nel Cinquecento: il poeta e umanista Pietro Angeli, documenti del cugino medico Giulio Angeli, quadri del pittore Baccio Ciarpi, e poi alcune opere d’arte conservate nel Duomo di Barga, ecc.

Nel 1982 si dice che il Teatro dovrebbe esser chiuso ma è ancora aperto. Infatti, vi si tennero tutte le manifestazioni programmate, come Opera Barga, e altre iniziative, come uno spettacolo straordinario e unico nel suo genere che si tenne la sera del giorno 8 giugno, replicato in quella successiva. Lo riprenderemo quando parleremo di Giovanni Pascoli e il Teatro dei Differenti. Per ora diciamo solo che nell’ambito delle attività scolastiche propedeutiche all’apprendimento, conoscenza e alla pratica delle forme espressive, il Circolo Didattico delle scuole elementari di Barga, su precisa idea del Maestro Gualtiero Pia, al Teatro realizzò uno spettacolo dal titolo molto affascinante in occasione del 70° dalla scomparsa di Giovanni Pascoli: “Immagini e suoni del mondo pascoliano”.

Va detto però che il Teatro dei Differenti sta vivendo una situazione molto delicata a causa di quei dovuti restauri per renderlo sicuro in tutti i sensi che ancora sono da venire. In quest’ottica sarà ospite proprio nel Teatro, era giovedì 18 marzo, l’assessore regionale Luigi Tassinari, che dai problemi culturali in Valle del Serchio passò poi a trattare del futuro dello stesso Teatro. Intanto in Barga, l’Arci, aveva raccolto tra la popolazione circa duemila firme a favore di un interessamento della politica al Teatro e queste furono consegnate allo stesso Tassinari. Quest’atto si potrebbe definire il momento in cui ad alti livelli si sollevava la questione dell’antico Teatro.

L’anno successivo, il 1983, vediamo nascere a Barga un Comitato Popolare per il Teatro, con più di mille adesioni. In questo stesso anno, nel giugno si chiede, in seno al Consiglio Comunale di Barga, che si rinnovino i membri che gestiscono l’Amministrazione della Società Teatro che nel successivo 1985 vedrà come presidente il dott. Fiorenzo Bartolini. Nell’estate, durante la festa nel Castello di luglio, l’assessore regionale Marco Mayer, sarà a Barga a parlare del Teatro dei Differenti, assistendo anche alla presentazione del libro di Antonio Nardini sullo stesso Teatro, un volumetto molto importante per far capire quale fosse la storia che sta dietro all’edificio. Lo stesso Mayer il 12 ottobre di quest’anno dichiara che ha presentato al Governo di Roma la richiesta di contributi per il recupero dei teatri storici toscani, dicendo che tra i progetti prioritari c’è anche il Teatro dei Differenti. Intanto il Consiglio Comunale di Barga approva l’8 novembre l’assunzione di un mutuo di trecento milioni per un primo intervento a favore del Teatro, in più ai cinquanta milioni già stanziati nel gennaio di quest’anno. Altri trecento vennero dalla Regione Toscana. In questo novembre si ripresenta a Barga il libro di Antonio Nardini sul Teatro dei Differenti, alla cui memoria è dedicato questo lavoro.

Come detto, con il 1983 il Teatro si chiude e anche Opera Barga ne soffrirà assai, perché dovrà, svolgere la sua attività operistica e concertistica all’aperto, scegliendo per quell’anno l’Arringo del Duomo di Barga. L’anno 1984, però, insorgerà per Opera Barga un grosso inconveniente che, non potendo avere il Teatro, avrà un anno di fermo, forse voluto anche per spingere le attenzioni a un pronto recupero dell’edificio teatrale, cosa che invece sarà assai lunga. L’anno successivo, il 1985, Opera Barga dovrà utilizzare unicamente degli spazi all’aperto.

Il progetto della completa ristrutturazione del Teatro fu affidato all’Ing. Mauro Molteni e all’Arch. Guido Caturegli, con l’affido allo studio tecnico Bellandi & Petri la parte riguardante gli impianti.

Negli anni 1985, ’87 e ’89, la Ditta Edile Giacchini si aggiudicherà i lavori al Teatro ma senza arrivare a poterli finire. Cosicché ci fu la sospensione del cantiere dal 1990 al ’95, cinque anni di vuoto operativo ma senza cedimenti nelle volontà, tanto da vedere sempre attiva la Società per il Teatro, che certamente salutò con piacere la notizia che l’Amministrazione del sindaco Antonio Da Prato fosse riuscita a recuperare quasi due miliardi di lire da certi finanziamenti non utilizzati a Lucca per i suoi parcheggi. Nel 1991, tramite la Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, siamo in grado di vedere che il Teatro di Barga sia gestito da Soci con un suo Amministratore. (99)

Per i lavori fatti sino a ora, vediamo che la Ditta Giacchini nel primo lotto dell’appalto intervenne al Teatro per £ 1.166.472.000. Mentre negli altri due lotti complessivamente lavorò per £ 467.000.000. Il primo intervento riguardò il consolidamento della struttura con il cemento armato e furono rifatti i tetti e tutto in funzione antisismica. Poi ci fu l’inglobamento nel Teatro di fatiscenti strutture confinanti e danneggiate dall’ultima guerra, utilizzate per ricavarne camerini per gli artisti e un magazzino laboratorio. Poi fu realizzata una struttura esterna in cemento armato che ospita l’ascensore, la centrale termica e servizi igienici. Inoltre la copertura del palcoscenico fu rialzata e il tutto per i due importi descritti sopra. Il costo totale dell’intervento fu di £ 1.633.472.000 ed ebbe il concorso europeo, che nei fatti vide il Comune di Barga concorrere con £ 632.500.000, £ 132.000.000 la Regione Toscana e £ 1.020.000.000 la Comunità Economica Europea. Questi i costi per la Ditta Giacchini che terminò il suo lavoro l’anno 1990. (100)

Nei successivi anni sino al 1995 si ha da parte dell’Amministrazione Comunale di Barga il continuo impegno, con successo, nella ricerca dei finanziamenti per completare i restauri del Teatro, intanto, riaffidando l’incarico ai due tecnici: Molteni e Caturegli i quali preparano un progetto di completamento dei lavori soggetto a finanziamenti che giungono dalla Comunità Europea (F.I.O.) per £ 1.350.000.000, £ 210.000.000 dalla Regione Toscana e il restante da mutui accesi dal Comune di Barga. Il 28 aprile 1995 ci fu la gara d’appalto che per £ 1.330.000.000 (si dice dell’accantonamento di £ 540.000.000) vinta dalla Ditta Lorenzini Pietro di Lorenzini Emilio & C. Sas. di Barga, per completare le opere di ristrutturazione, infissi interni ed esterni, rifacimento della piazza antistante al Teatro e vari servizi: antincendio, ascensore, riscaldamento, il cui termine dei lavori fu al 1° agosto 1997. Per finire i lavori occorsero ancora £ 710.000.000 per attrezzatura varia, arredi, illuminazione di scena, ecc. Infine ci fu il non facile iter burocratico dei collaudi di tutti i lavori attuati sino allora.

Finalmente domenica 29 novembre 1998, alle ore 16,30, ci fu, in oltre trecento anni di storia, per la terza volta la cerimonia di riapertura del Teatro dei Differenti. La prima fu nel 1688 e la seconda nel 1795. Se nel lontano 1688 si inaugurò il nuovo Teatro con tre farse e Orfeo di Monteverdi, nel 1795 lo fu con due balli e tre drammi giocosi tra cui “Il Matrimonio segreto” di Cimarosa, mentre ora che siamo al 1998 è la musica jazz di Duke Ellington, il suo “Sacred Concert”, per la prima volta rappresentato in Italia, a riannodare insieme tutti questi 330 anni di storia del Teatro dei Differenti di Barga.

L’inaugurazione fu anticipata da tre mostre storiche sul Teatro curate dall’Istituto Storico Lucchese – Sezione di Barga e dall’Associazione Amici dei Musei – Gruppo di Barga, aperte al pubblico dal 21 novembre, restando visibili sino al 31 dicembre 1998. La prima fu alla sala Pro Loco in Piazza Angelio: “Antichi documenti dal 1793 al 1887 e fotografie della ristrutturazione e dei restauri al Teatro”. La seconda mostra nell’atrio di della sede comunale a Palazzo Pancrazi: “I manifesti degli spettacoli di Opera Barga dal 1967 al 1997”. La terza esposizione fu nel Chiostro di Palazzo Balduini: “I manifesti degli spettacoli rappresentati al Teatro dal 1848 al 1982”.  Alla mostra della sala Pro Loco erano state esposte anche le foto dei lavori che cronologicamente erano stati eseguiti al Teatro dal 1985 al 1997. Dei lavori portati a termine, ci fu un successivo intervento del Comune di Barga per abbattere l’antiestetico colonnato che dava sulla piazza antistante al Teatro.

Dopo l’inaugurazione, con inizio al tre dicembre 1998, il Teatro vedrà la partenza di una stagione teatrale tra prosa e musica, che da allora si è sempre ripetuta e sta ripartendo per gli anni 2023-24. Inoltre si è assistito al rientro nel Teatro anche di Opera Barga, sino al 2021, e di tutti quei momenti più importanti per Barga e i barghigiani.

Qui si chiude il nostro percorso sulla storia del Teatro dei Differenti, chi vorrà, un domani potrà rinnovare questo excursus e aggiungere ciò che potrebbe reputare essere mancante nel presente lavoro, condotto a termine grazie allo stimolo prodotto dal cuore di chi scrive, in ciò tonificato dall’ottima accoglienza de’ Il Giornale di Barga, cui si pregia di collaborare.

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95) Il Giornale di Barga – Aprile 1974 – A. XXVI – n. 301.
96) Circa il rapporto tra il Poeta e il Musicista, vedi di Pier Giuliano Cecchi: Pascoli e Puccini. Aspetti di un’amicizia tra la fine del secolo XIX e la morte del Poeta. Quaderni Culturali – Photo 1, Barga 1995.
97) Ottavo Corso Estivo di “Opera Barga” – “Vistosi miglioramenti al Differenti”. Giornale di Barga – Luglio 1974 – Anno XXVI – n. 304.
98) Il Comune di Barga acquista la maggioranza delle azioni del Teatro dei Differenti. Il Giornale di Barga – Aprile 1980 – A. XXXII – n. 372.
99) Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana – Anno 132° – n. 96- Foglio delle inserzioni – Mercoledì 24 aprile 1991. – Teatro dei Differenti – S. r. l.
I signori soci del Teatro dei Differenti con sede a Barga, sono convocati in assemblea ordinaria per il giorno 14 maggio 1991, alle ore 19 presso lo studio del rag. Pierluigi Landi in Barga, via G. Marconi n. 16, per discutere e deliberare sul seguente
Ordine del giorno:
  1. Bilancio al 31 dicembre 1990;
  2. Relazione del Consiglio di amministrazione;
  3. Relazione del Collegio sindacale;
  4. Rinnovo cariche sociali;
  5. Varie ed eventuali.
L’eventuale seconda convocazione avrà luogo il giorno 15 maggio 1991 stessa ora e luogo.
Il presidente del Consiglio di amministrazione:
Fiorenzo Bartolini
100) Relazione Comune di Barga, intitolata: Brevi cenni sul Teatro dei Differenti e sui lavori di ristrutturazione e restauro. Archivio Angelo Pellegrini Barga.

Commenti

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  1. PierGiuliano, ho letto gli articoli che riguardano la storia del differenti e soprattutto di Opera Barga. Tutte le persone che hai nominato da Peter Hunt a Guelfo Marcucci hanno contribuito moltissimo alla storia di Opera Barga ma ti sei dimenticato di un altra persona e l’ente di cui era presidente, la persona in questione e’ mio nonno Pietro Marroni che con la sua PROLOCO ha contribuito moltissimo alla nascita di Opera Barga insimen a Peter Hunt. Spero sia solo una dimenticanza e non un fatto intenzionale

  2. Pier Giuliano Cecchi


    Gianmarco, nell’articolo n° 30 c’è scritto che:
    (Cito un brano del mio articolo 30) Continua il giornale dicendo che il 13 luglio c’era stata l’inaugurazione di un corso e che a questo progetto teatrale ha dato tutta la sua adesione, la Proloco di Barga.
    Ecco, questa è la Pro Loco diretta da Pietro Marroni.
    Devo dire che in questo lavoro, la mia intenzione è stata più che altro quella di parlare del Teatro, come si è evoluto nel tempo. Quando parlo di Opera Barga, di cui ho detto che andrebbe scritto un libro a parte per la sua portata culturale in sé stessa, di lancio e slancio per Barga, sono stato assai in superficie, perché la barra è sul Teatro, il suo stato, i lavori che occorsero e chi si spese per farli, ecc.

    Concordo che Pietro Marroni è stato importante per Opera Barga che da subito prese a cuore e avrai visto che in due articoli: 29 e 30, è raffigurato nella foto iniziale assieme ai cofondatori di Opera Barga con tanto di nome e cognome. Segno evidente che abbia avuto un ruolo importante. Chi vede la foto capisce benissimo che non sia lì a caso, tutt’altro.
    Se arriveremo al libro vedrò di aggiungere alla citazione che è sopra, chi era il presidente di quella Pro Loco.
    Ti ringrazio, per l’attenzione. Pier Giuliano Cecchi.

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