lo stile Liberty dall’Europa a Barga, grazie ai migranti di ritorno. Aperta anche questo fine settimana la mostra a ingresso libero “La nuova Barga”

- 1

BARGA –  Anche questo fine settimana è possibile visitare gratuitamente la mostra “La nuova Barga: architettura e arti decorative tra liberty e stile eclettico (1900-1935)”, organizzata dalla Fondazione Ricci ETS e nella sede della Fondazione in via Roma 20 a Barga (LU).

L’esposizione porta alla scoperta degli edifici Liberty e eclettici che caratterizzano la cittadina, frutto di un lavoro di ricerca di 2 anni nato da un’idea dell’architetto Cristiana Ricci, presidente della Fondazione Ricci ETS, e sviluppato dalla stessa con un grande lavoro di ricerca archivistica e geografica, raccolta di testimonianze fotografiche e orali, in cui fondamentale è stato il confronto con la documentazione sulle storie familiari, sulla quale hanno lavorato la dottoressa Sara Moscardini e Pier Giuliano Cecchi, rispettivamente direttrice e vicedirettore dell’Istituto Storico Lucchese sezione di Barga, e da Ivano Stefani, addetto culturale dello stesso Istituto, che si è occupato della parte storica relativa allo sviluppo di Formaci di Barga. La documentazione fotografica dello stato attuale è stata a cura di Caterina Salvi, autrice dell’elaborazione grafica dei pannelli che costituiscono il percorso espositivo.

Lo stile Liberty, che fiorì in Europa verso la fine dell’800, prese il nome dal mercante londinese Arthur Lasenby Liberty (1843-1917), il quale commerciava ornamenti e arte di vario genere proveniente dall’estremo oriente – Cristiana Ricci, presidente della Fondazione Ricci ETS -. Lo stile Liberty che indica il Modernismo italiano si sviluppò come proposta di rinnovamento e di adeguamento alla nuova realtà inaugurata dall’industrialismo, per poi diventare il segno caratteristico della cultura artistica di questo determinato momento storico. Pur non consolidandosi mai in una vera e propria scuola italiana di riferimento, il Liberty si affermò, seppur con un lieve ritardo rispetto ai maggiori paesi europei, vivendo il suo massimo splendore nei primi anni del Novecento. Nel nostro contesto nazionale questa nuova corrente si affermò dapprima nelle maggiori città italiane, inizialmente come «arte nuova» rispetto alla tradizione accademica, ma in seguito assunse il nome di «stile floreale». Il Liberty fu quindi uno stile nuovo, caratterizzato da decorazioni floreali varie ed esuberanti, che entra nelle città e nelle sue architetture sia in esempi prestigiosi sia in case modeste. A volte, infatti, si manifestò solo in dettagli e ornamenti: nella cornice delle finestre, nella ringhiera delle scale o nel vetro della porta d’ingresso, ma non per questo si tratta di Liberty scadente, anzi è prova di abilità, fantasia e diffusione capillare anche tra i committenti più̀ modesti e gli artigiani meno noti. Questo stile fu adottato in particolare, seppur con variazioni da zona a zona, per l’arte privata e periferica, ideale in particolare per villette di villeggiatura la cui committenza proveniva principalmente dalla media-ricca borghesia, dalla nobiltà, dall’imprenditoria e anche dall’emigrazione di ritorno. Oltre che in architettura, il Liberty si diffuse nella pittura, nella scultura e in tutta la realizzazione di oggetti di legno -si pensi per esempio alla produzione di mobilio- e di ferro, di notevole pregio”.

Sono ben 113 gli edifici documentati negli esterni e negli interni e con la ricostruzione delle storie delle famiglie che li hanno abitati. Ville, villini, palazzine e palazzi che si costruiscono e decorano con i diversi linguaggi dal neo rinascimentale al neo romanico, dal neo gotico, fino al neo orientale e moresco, frutto delle spinte innovative “dell’arte moderna” del patrimonio di visioni, ricordi, stimoli, esperienze portato dai migranti di ritorno, nella patria in cui rientravano a testa alta finalmente ricchi delle fortune fatte all’estero.

La mostra è organizzata dalla Fondazione Ricci ETS e dall’Istituto storico lucchese sezione di Barga, con il patrocinio della Regione Toscana, del Comune di Barga, dell’associazione Italia Liberty, con la collaborazione della Fondazione Paolo Cresci e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca; è stata selezionata tra gli eventi promossi all’interno della Festival Art Nouveau Week (www.italialiberty.it/category/mostre), la settimana internazionale dedicata all’art nouveau promossa in Italia dall’associazione Italia Liberty con il patrocinio di MiC Ministero della Cultura, Enit, Council of Europe e Fondazione Italia Patria della Bellezza.

L’esposizione è aperta giovedì e venerdì ore 16-19, sabato e domenica ore 10-12 e 16-19 a ingresso libero; per maggiori informazioni sulla mostra: Fondazione Ricci ETS, 0583724357, fondricci@iol.itwww.fondazionericci.info, Facebook “Fondazione Ricci ETS”, Instagram “fondazione_ricci_barga”.

Commenti

1


  1. For those of us who are unable to visit Barga due to covid travel restrictions it would be nice to have a virtual tour of events, exhibitions and other special occasions on YouTube for example with links from the giornale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.