Le belle storie di Barga a veglio: Il Dott. Pietro Tallinucci e il suo “fiaschettino” delle meraviglie.

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All’Aiaccia di Barga, quella piazza che è dentro la Terra di Barga, tra il Comune e il Teatro, oggi che un venerdì, ecco che arriva Pietro Groppi, il tipografo, giornalista, telegrafista, ecc, ecc, e incontra il cugino Pietro Magri, il prete che è canonico del Duomo di Barga e soprattutto valente storico, come anche lo è il Groppi, ma lui di più.

Venerdì ma che anno sarà? Mah! Diciamo che siamo al 1881 così è ancora in vita Garibaldi e lo lasciamo in pace a Caprera, anche se di lasciarlo tranquillo del tutto non piace a qualcuno, ma lasciamo perdere che son cose del tempo che fu …

Ebbene, ecco, vediamo che i due cugini Pietro si salutano affettuosamente e dopo chiacchierano tra loro un poco fitto fitto e piano piano … qualcuno che passa però sente qualcosa: parlano di opere robbiane e pare che non siano d’accordo tra loro: no! Dice Groppi a Magri, ti dico che a Barga c’è stato Luca Della Robbia, il primo di tutti!

Mah! Risponde Magri, io ti dico di no, perché a Barga c’è stato il nipote Andrea con il figlio Luca … ma poi tutto finisce con una pacca sulla spalla e riprendono amorevolmente a chiacchierare di salute e dei familiari come stanno.

Intanto il Groppi si è avvicinato alla farmacia Castelli e Magri gli dice: che hai qualcuno che sta male? Sì e no e … insomma … per il vero sono io che sto messo un po’ così e così e mi ci vorrebbe un ricostituente o qualcosa che gli assomigli. Al Giardino ho visto in fondo al Ponte di Borgo, fori di casa, il Tallinucci Augusto, che parlandone anche con lui mi ha detto: ma sai che il mi’ parente, il Pietro dottore condotto, ha fatto un “fiaschettino” di roba che è un po’ amarognola, ma ti assicuro che ti potrebbe far proprio bene. Io l’ho sperimentata e ti assicuro che è un portento!

Ah! Sì! E per averlo?

Mah! O vai dal Pietro su alla via del Pretorio, al suo studio, ma è sempre impegnato con tutti quei contadini che dalla campagna vanno da lui a farsi curare … lo sai che per loro lo fa gratis e ce n’ha tanti! Oppure puoi anche andare dal Castelli farmacista che è lì nella piazza dove abiti, insomma lo sai come si chiama: l’Aiaccia.

Lui, il Castelli, su licenza del Dottore, ha rifatto la ricetta e … caso mai … se non l’avesse li per lì … può dirti come fare per averlo che lui e il Dottore, lo sai, sono un tutt’uno.

Che dirti Pietro (Magri), son qui e ora entro dal Castelli. Ciao e salutami la tua mamma che poi è anche la mi’ zia e quando ci rivediamo ti dirò se il “fiaschettino del Tallinucci” ha funzionato.

Ciao e mi raccomando, quando hai tra le mani, il libro del Territorio di Barga dammi un avviso subito che lo voglio leggere. Penso che ormai sia in arrivo da Albenga e se scrivi al tu’ fratello, al Giovanni, fagli i mi’ saluti e a tutti loro. Digli anche che mi facesti leggere la sua prefazione al tuo libro, al Territorio, e che ha scritto una gran cosa!

Ah! Forse lo sai ma volevo dirti anche che L’Eco del Serchio, il giornale, per ora va bene, nel 1880 era il primo giornale di tutta la Valle del Serchio compresa la Garfagnana, ma lo sai che in questo anno han fatto un giornale anche a Castelnuovo?! L’hanno chiamato La Garfagnana. Poi scrivo qualcosa sull’Eco del tuo libro. Ciao e alla prossima!

 

 

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